“Purtroppo, i colleghi hanno scelto di non cambiare e di affidare le sorti del nuovo Inpgi a chi per anni ha amministrato la gestione principale poi assorbita dall’Inps, con esiti che sono quindi sotto gli occhi di tutti. Fortunatamente una parte di elettori ha riconosciuto lo sforzo di cambiamento e nel Lazio ha comunque premiato con 3 seggi su 9 la squadra di Ingpi@Futuro, che “Pluralismo e Libertà” ha sostenuto. Esprimiamo poi soddisfazione per il risultato dei nostri 2 esponenti: Antonio Ranalli è stato il più votato della “lista” con 271 preferenze, mentre Pierangelo Maurizio non è stato eletto per pochi voti”. Così in una nota gli esponenti della componente sindacale di Pluralismo e Libertà, presente in Stampa Romana e Fnsi, sulle elezioni per il rinnovo degli organi dell’Istituto Nazionale di Previdenza Italiani “Giovanni Amendola”, che si sono concluse nei giorni scorsi.
“Inoltre, ci troviamo costretti a rilevare ancora una volta la bassa partecipazione al voto: 5920 votanti, pari al 16,62% degli aventi diritto. Un dato che sminuisce la nostra professione”, hanno proseguito gli esponenti di Pluralismo e Libertà, “e sul quale ha inciso il voto esclusivamente elettronico con SPID o CIE. E’ poi del tutto evidente che tanti giornalisti contrattualizzati con articolo 1 non sono ancora consapevoli di avere contributi versati nell’ex gestione separata, convinti ormai di afferire solo all’Inps”.