Il giornalismo italiano perde una delle sue firme più significative. Si è spento ieri sera a Roma Giuseppe Tripaldi, già capo redattore e inviato dell’Ansa, oltre che autore di alcune edizioni di “Porta a Porta” su Rai 1.
“Pluralismo e Libertà partecipa al dolore di Paolo Tripaldi, presidente dell’Associazione Stampa Romana e storico esponente della nostra componente, per la perdita del papà Giuseppe. A Paolo e alla sua famiglia le nostre più sentite condoglianze”. Nato a Francavilla Fontana il 10 maggio 1942, Peppino Tripaldi ha lavorato negli anni ’70 e ’80 al Corriere del Giorno, quotidiano di Taranto, al fianco di Giovanni Acquaviva, all’epoca direttore del giornale. Nel 1987 entra a far parte della redazione centrale dell’Ansa passando dalla politica estera a quella della difesa. Ha seguito le missioni italiane all’estero realizzando importanti servizi giornalistici. Nel 1994 è a Mogadiscio come inviato di guerra. Nel 1997 racconta per primo del rogo del Duomo di Torino e del salvataggio della Sindone. Nello stesso anno racconta da inviato speciale il terremoto di Umbria e Marche. Nel 1998 racconta la strage del Cermis. Nel 1999, dopo il bombardamento della Nato sulla Federazione Jugoslava è inviato speciale.
I funerali di Peppino Tripaldi si terranno oggi alle ore 14.30 a Roma, nella parrocchia di Santa Francesca Romana (via Luigi Cappucci, 15).