14 Novembre, 2024
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Bando Fresco Lazio, 3 milioni per supportare la filiera del latte

La Regione Lazio lancia un bando per incentivare l’uso e la distribuzione di latte fresco locale.

Anche nel Lazio, come nel resto d’Italia, le attività di ristorazione, somministrazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari hanno subito gli effetti delle restrizioni imposte per contenere la pandemia da Covid-19 e delle turbolenze geopolitiche recenti. Anche il settore della produzione e trasformazione del latte fresco, una componente importante dell’economia regionale, ha risentito significativamente di questi squilibri economici.

Per affrontare queste sfide, la Regione Lazio ha introdotto una misura di sostegno rivolta agli operatori della ristorazione, dell’ospitalità alberghiera, della trasformazione e del commercio agroalimentare che acquistano e somministrano latte fresco prodotto localmente. L’obiettivo è dare impulso al settore agroalimentare del Lazio, valorizzando il latte fresco regionale e sostenendo le imprese che lo producono.

Il bando “Fresco Lazio” mette a disposizione 3 milioni di euro. Prevede un contributo a fondo perduto che ammonta al 50% della spesa sostenuta per l’acquisto di latte fresco vaccino del Lazio, con modalità “a sportello”. Il contributo va da un minimo di 500 euro, per una spesa ammissibile di almeno 1.000 euro, fino a un massimo di 5.000 euro, per una spesa ammissibile di almeno 10.000 euro. Gli importi si intendono al netto dell’IVA.

Le spese per l’acquisto, da rimborsare tramite il bando, devono essere dimostrate con le relative fatture e quietanze di pagamento. Sono ammissibili solo le spese sostenute dopo la presentazione della domanda di aiuto. Ogni impresa può presentare al massimo due domande.

Possono beneficiare degli aiuti gli operatori della ristorazione, della trasformazione e del commercio alimentare che operano nel Lazio nei seguenti codici ISTAT ATECO 2007:

  • 10.11 Ristorazione con somministrazione
  • 10.12 Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole
  • 10.20 Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto
  • 10.30 Gelaterie e pasticcerie
  • 10.41 Gelaterie e pasticcerie ambulanti
  • 10.42 Ristorazione ambulante
  • 10.50 Ristorazione su treni e navi
  • 21.00 Catering per eventi, banqueting
  • 29.10 Mense
  • 29.20 Catering continuativo su base contrattuale
  • 30.00 Bar ed altri esercizi simili senza cucina
  • 10.00 Alberghi
  • 20.52 Attività di alloggio connesse alle aziende agricole
  • 71.10 Produzione di prodotti di panetteria freschi
  • 71.20 Produzione di pasticceria fresca
  • 52.00 Produzione di gelati senza vendita diretta al pubblico
  • 11.10 Ipermercati
  • 11.20 Supermercati
  • 11.30 Discount di alimentari
  • 11.40 Minimercati ed altri esercizi non specializzati in alimentari vari
  • 29.10 Commercio al dettaglio di latte e prodotti lattiero-caseari

Le domande devono essere presentate tramite la procedura informatica accessibile dal portale regionale all’indirizzo: https://webapp.regione.lazio.it/frescolazio/ a partire dalle ore 10:00 del 18 giugno 2024. È necessario utilizzare le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta d’Identità Elettronica) o TS/CNS Carta Nazionale dei Servizi, intestate al titolare o al rappresentante legale dell’azienda richiedente.

Sara Fantini
Redattrice L’agone

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