2 Novembre, 2024
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Sono 242 le persone detenute in più nel Lazio da inizio anno

Secondo i dati del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) diffusi dal ministero della Giustizia, alla fine di maggio il numero di detenuti presenti negli istituti penitenziari del Lazio è pari a 6.779 con un incremento di 242 unità rispetto ai 6.537 di inizio anno. In termini percentuali il tasso di crescita nei primi cinque mesi dell’anno è stato del 3,7%  ed è superiore alla media nazionale.

In tutta Italia il numero di detenuti presenti alla data del 31 maggio 2024 risulta pari a 61.547: sono cresciuti di 1.381 unità da inizio anno (+2,3%).

Attualmente il tasso di affollamento complessivo nella regione, calcolato sulla capienza regolamentare dichiarata dal Ministero è pari al 130,2% e al 143,0% se tale indicatore viene calcolato sul numero effettivo di posti disponibili. In tutta Italia i tassi risultano pari al 120,1% sulla capienza “ufficiale” e al 129,3% sul numero di posti effettivamente disponibili.

Se si escludono le due case di reclusione della regione ( Rebibbia e Civitavecchia) e la terza casa circondariale di Roma, destinata ai semiliberi e al trattamento avanzato per tossicodipendenti, nonché l’istituto di Paliano, tutti gli istituti di pena della regione presentano tassi di affollamento effettivi superiori al 100% e sono ben 8 su 14 quelli in cui i detenuti presenti superano la soglia del 140% sui posti effettivamente disponibili.

E’ particolarmente drammatica la situazione del carcere romano di Regina Coeli dove il tasso di affollamento ha raggiunto il 183% e il 5 giugno si è registrato l’ennesimo suicidio di un detenuto. Bisogna qui sottolineare che Regina Coeli risulta essere l’istituto penitenziario che tra il 2020 e i primi cinque mesi del 2024 ha fatto registrare il maggior numero di sucidi: sono stati complessivamente quindici.

Guardando poi ai tassi di affollamento che si registrano in tutta Italia va segnalato che sono 143 gli istituti penitenziari su 189 che presentano tassi di affollamento effettivi superiori al 100% e, conseguentemente, sono solo due le regioni – il Trentino Alto Adige e la Sardegna, in cui il numero di detenuti è inferiore ai posti effettivamente disponibili.

Cala il numero di ristretti in attesa di giudizio

Almeno in questo mese di maggio sembra attenuarsi la tendenza all’incremento dei detenuti in attesa di giudizio che si si sta verificando soprattutto nel Lazio. Infatti il loro numero, che era di 2.037 a fine aprile si è ridotto a 2.001. Va però considerato che a inizio anno erano i detenuti del Lazio in questa condizione erano 1.922 e che la relativa percentuale sul totale della popolazione detenuta è passata dal 29,4% di inizio gennaio all’attuale 29,5% e tale valore risulta oggi decisamente superiore al 25,3% che si registra a livello nazionale.

I detenuti stranieri sono 2.550 e costituiscono il 37,7% della popolazione detenuta in regione a fronte del 31,3% che si registra in tutta Italia. Anche su questo versante si registra un significativo incremento e da inizio anno anno gli stranieri detenuti negli istituti penitenziari del Lazio sono aumentati di 64 unità corrispondenti a una percentuale del 2,2%. Il Lazio si colloca al decimo posto tra le regioni d’Italia con le percentuali più elevate di stranieri sulla popolazione detenuta.

Infine il numero di bambini reclusi assieme alle loro madri in tutta Italia risulta pari a 24, il mese scorso erano 21. Nel Lazio attualmente vi è un bambino recluso assieme a sua madre, secondo quanto pubblicato sul sito del ministero di Giustizia, il mese scorso erano due.

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