Un appello alle istituzioni per ripristinare la scultura proposta dalle Associazioni Tempi Moderni e Roma Bpa e realizzata dall’ artista Dante Mortet.
“Le mani del rispetto” questo il titolo dell’opera realizzata con il calco delle mani dei braccianti pontini, era stata finanziata dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea e inaugurata alla presenza del Sottosegretario agli interni Franco Gabrielli, del sindaco Damiano Coletta , dei presidenti delle due associazioni Marco Omizzolo e Paolo Masini promotrici, oltre che dei rappresentanti dei braccianti.
Tempo fa già era stata denunciata la vile distruzione dell’opera, non a caso posizionata in un luogo simbolo, la fermata delle autolinee di Latina.
Un pessimo segnale che lasciava presagire un ulteriore cambio di passo in relazione allo sfruttamento dei braccianti sikh nell’agropontino.
L’ennesimo dramma legato a Satnam Singh, rimasto coinvolto in un terribile incidente sul lavoro in un’azienda agricola di borgo Santa Maria, nella periferia di Latina, che lo ha poi portato alla morte, è l’ennesimo segnale di una situazione che il sociologo Marco Omizzolo denuncia con coraggio da anni. “Oltre al lavoro che stiamo facendo per il rispetto dei lavoratori come Tempi Moderni, spesso a mani nude, quella scultura rappresentava simbolicamente un’attenzione particolare delle istituzioni. Insieme a Paolo Masini e Romabpa chiediamo alle istituzioni stesse oltre che una vigilanza più incisiva rispetto a questi comportamenti, il ripristino immediato della scultura. Facciamo appello alle amministrazioni locali, e alle forze sane del pontino e del Paese affinché “le mani del rispetto” tornino al loro posto insieme ai diritti che rappresentano. Parallelamente sosteniamo la raccolta fondi lanciata dalle forze sociali a favore della famiglia di Satnam Singh”