23 Novembre, 2024
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Indovina: «La Comunità entrerà a regime fra uno o due anni»

Parla il presidente di Comunità energetica rinnovabile e solidale RinnovAnguillara

Se si parla di Comunità energetica cosa si intende? Lo abbiamo chiesto a Giuseppe Indovina, architetto esperto di pianificazione, programmazione e progettazione, presidente di Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale RinnovAnguillara che racconta ai lettori di cosa si tratta con particolare attenzione al nostro territorio.

Come nasce la CERSRinnovAnguillara A.P.S.?

«Si parte in Europa e in Italia dalla direttiva europea RED II Directive (Dir 2018/2001 CE). Iniziativa che parte dal “basso”, un gruppo di cittadini di Anguillara Sabazia (con il supporto di tecnici dell’Enea residenti ad Anguillara) inizia a riunirsi – tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023 – per partecipare al primo bando che la Regione Lazio aveva emanato. Raccolte le prime adesioni per autofinanziarsi, insieme abbiamo tenuto diverse riunioni settimanali per tutto il 2023, con un lungo lavoro siamo riusciti a costituirsi Cers RinnovAnguillara a fine anno. Il consiglio direttivo è formato da undici soci. Importante che ogni comunità sia collegata a una cabina primaria e Anguillara Sabazia ha una sola cabina primaria».

Quali gli obiettivi generali e di solidarietà con chi versa in una condizione di povertà energetica e che ruolo avranno le associazioni di volontariato sociale del territorio?

«L’obiettivo è quello di condividere l’energia prodotta e consumata all’interno di un territorio, perché c’è un risparmio degli oneri di trasporto che GSE trasforma in incentivi che verranno dati in parte ai singoli produttori di energia (impianti fotovoltaici, nda) e in parte alla comunità energetica».

In che modo entra in campo la sinergia con il comune di Anguillara Sabazia?

«Il Comune entra nella Comunità come produttore per bilanciare la quota di produttori e consumatori di energia, in questo modo la comunità avrà più incentivi e parte di essi serviranno a sostenere le famiglie in povertà energetica e per altre iniziative. Il comune quindi – attraverso i servizi sociali – gestirà la distribuzione degli incentivi attraverso le Associazioni (Croce Rossa, Avis, Caritas, Protezione Civile) con cui la CERS ha condiviso l’iniziativa».

Come e perché partecipare alla Comunità energetica rinnovabile e solidale?

«Innanzitutto per contribuire alla transizione energetica, per aggregare i cittadini in una iniziativa solidale e rafforzare il senso di comunità. Tengo a dire che il percorso è lungo e la Comunità entrerà a regime fra uno o due anni. Importante è stato costituirsi in associazione e poi iniziare a collegarsi in rete con le altre comunità costituende del territorio quali Trevignano Romano, Cerveteri, Ladispoli, Santa Marinella, Manziana e molte altre nel Lazio e oltre».

Marzia Onorato

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