L’Antitrust ha chiuso l’istruttoria sulle uova pasquali: le società di Chiara Ferragni verseranno 1,2 milioni di euro all’impresa sociale “I Bambini delle Fate”.
“Pessima notizia! Basta patteggiamenti davanti all’Antitrust! Era importante, se c’erano i presupposti, ci fosse una condanna perché questa avrebbe potuto costituire un precedente per futuri casi analoghi. Inoltre avrebbe dato la possibilità ai singoli soggetti danneggiati di agire a tutela dei loro diritti, mentre così facendo passa il messaggio che basta pagare per risolvere tutto” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Sono troppe le chiusure con impegni di procedimenti che interessano milioni di consumatori, ma questa procedura è troppo comoda per tutti: da un lato l’Antitrust non deve approfondire le indagini, dall’altro l’indagato se la cava con poco, evitando così una condanna” prosegue Dona.
“Non ha poi alcun senso l’impegno di separare attività commerciali e finalità benefiche. Si rischia, se fosse preso d’esempio, di togliere in futuro risorse alla beneficenza. Infatti le due cose si possono tranquillamente abbinare, basta dare informazioni corrette, esaustive e veritiere, indicando sui prodotti le finalità dei proventi, il destinatario della beneficenza, l’importo o la quota destinati a quel fine” conclude Dona.