L’altro ieri, lunedì 22 luglio, in Consiglio Comunale si è consumata l’ennesima farsa. Soltanto grazie alla presenza dei Consiglieri di Governo Civico e di Cerveteri Democratica è stato possibile fare il Consiglio comunale e solo grazie ai voti degli stessi consiglieri è stata approvata la variazione che consentirà lo svolgimento della Sagra dell’Uva. Il Consiglio era in seconda convocazione, il che significa che sarebbero bastati soltanto 8 consiglieri per avere il numero legale. Peccato che i Consiglieri di maggioranza Mundula e Salamone non erano presenti (così come non c’era il Consigliere Paolacci che si riempie sempre tanto la bocca per Cerveteri). Sicuramente avranno avuto impegni più importanti, sta di fatto che senza di noi i numeri per tenere il Consiglio non ci sarebbero stati. Inoltre va notato che i Consiglieri di opposizione si sono tutti astenuti sulla variazione, mentre i nostri consiglieri (quelli “cattivi” per capirci) hanno votato a favore facendo passare l’atto.
Peccato che nelle ore precedenti al Consiglio la Vicesindaca Battafarano aveva sostenuto che la Sagra sarebbe saltata per colpa dei Consiglieri comunali che hanno lasciato la maggioranza. TUTTO FALSO, come poi i fatti hanno dimostrato. La Sagra si farà PROPRIO ED ESCLUSIVAMENTE grazie alla serietà e alla responsabilità dei Consiglieri di Governo Civico e di Cerveteri Democratica.
Questa è l’ultima volta che i nostri Consiglieri voteranno un atto proposta dalla maggioranza in queste condizioni. Da qualche mese infatti, Governo Civico e Cerveteri Democratica, due forze che sono state determinanti per la vittoria di questa Amministrazione, hanno dichiarato alla sindaca Gubetti di non essere per niente soddisfatti dell’operato dell’Amministrazione. Sono sotto gli occhi di tutti il fallimento in tantissimi settori e i ritardi ingiustificabili in molte attività che erano già state predisposte negli anni precedenti. Senza contare il profondo dissenso verso il metodo di lavoro e di condivisione adottato. Non abbiamo ricevuto nessuna risposta e, dopo mesi di silenzio, siamo passati all’appoggio esterno. I nostri 8 Consiglieri (su 15 di maggioranza) non hanno però firmato per sfiduciare il Sindaco, non hanno mandato a casa l’Amministrazione pur avendone i numeri e non hanno mai fatto mancare il voto sugli atti di bilancio. Al contrario hanno consentito alla Giunta di continuare a lavorare. Con grandissima coerenza però i due assessori di riferimento, Matteo Luchetti e Francesca Badini, si sono subito dimessi, così come si è dimesso Alessandro Gazzella da Presidente della Commissione Bilancio. Hanno così rinunciato alle indennità economiche e alla rappresentanza. Che non ci interessano le poltrone, né gli stipendi, lo abbiamo sempre detto e dimostrato coi fatti. Però è giusto far notare che, come tutti sanno, anche Federica Battafarano è stata eletta e ha ottenuto l’incarico grazie a Governo Civico. Eppure, in quella fase delicata, ha preferito uscire dal gruppo e restare in Amministrazione.
Oggi, senza di noi, l’Amministrazione non ha i numeri per governare. Per celebrare un Consiglio comunale infatti servono almeno 13 consiglieri (e loro sono 8). Sin dal primo giorno abbiamo spiegato alla Sindaca e al resto della maggioranza che non era nostra intenzione interrompere questa esperienza amministrativa. Non capiamo quali siano le richieste che la Gubetti ha definito “irricevibili”. Volevamo (e vogliamo tuttora) un rilancio forte, una ripartenza seria, una nuova squadra di governo efficace con obiettivi chiari e tempi certi e, soprattutto, un nuovo metodo di lavoro. Non siamo disposti a continuare a sopravvivere come è stato fino a ora. Né ad assistere silenziosi ai fallimenti senza poter prendere parte al processo decisionale. E sia chiaro, per rispondere alla Sindaca, non condividiamo il modo in cui si sono prese le decisioni proprio nel periodo in cui eravamo in maggioranza.
Eppure, in tutti questi mesi, non si è voluto trovare una soluzione. A detta dell’Amministrazione, sembra che vada tutto bene e che le poltrone non si possano toccare. Diciamolo quindi: questi sono i veri motivi che paralizzando da mesi la città.
Ma c’è qualche altra bugia da smascherare. Serviva davvero questa variazione di Bilancio per fare la Sagra? Iniziamo con il dire che sarebbe stato sufficiente mettere i fondi nel bilancio al momento dell’approvazione. Ma non è stato fatto. Forse l’Amministrazione non si ricordava che ad Agosto ci sarebbe stata la Sagra. Ieri in Aula è stato detto che anche in passato si sono fatte le variazioni. Verissimo: ma allora i numeri c’erano. Ma ammettiamo che la variazione fosse indispensabile. Andava per forza portata in Consiglio? No. Nessuno in questi giorni, neanche la Sindaca o la vicesindaca Federica Battafarano, ha detto che sarebbe bastata una variazione fatta dalla Giunta. E si sarebbe potuta fare già da tanto tempo. Visto che la Battafarano parla di responsabilità, perché allora non ha portato la variazione in Giunta? Ve lo spieghiamo noi. La legge prevede che le variazioni di Giunta vadano poi ratificate entro 60 giorni in Consiglio comunale. Se questo non avviene, poi i membri della Giunta ne rispondono in prima persona. E la sindaca, la vicesindaca e gli assessori, che dicono di tenere tanto alla Sagra, come mai non si sono presi questa responsabilità? Riprendiamo letteralmente le parole della Battafarano: “I responsabili di questo scempio dovranno risponderne. Mi auguro che nessuno parli più di azioni nel bene della città. Il bene si dimostra concretamente, non con i proclami”. Forse stava parlando di se stessa. Glielo ripetiamo: il bene si dimostra concretamente. Assumendosi le responsabilità appunto.
Purtroppo però non è finita e c’è un’altra questione da spiegare ai rioni e a tutta la città. Quando non si hanno i numeri per votare in Aula, cosa deve fare chi governa? Dovrebbe chiamare i Consiglieri fuori dalla maggioranza per spiegare gli atti predisposti e chiedere il voto. Questo però non è accaduto. Non solo: quando la delibera è arrivata in Commissione, come prevede la legge, non erano presenti né la Sindaca, né la Vicesindaca. Pertanto la domanda ricorre: dove sta questa responsabilità?
Se la Sagra è stata a rischio, è accaduto per l’incompetenza e i ritardi dell’Amministrazione. E provare a gettare la responsabilità su chi sta fuori dalla Giunta e non governa è quantomeno infantile. Come è successo sempre in questi mesi, ci hanno pensato i nostri consiglieri a tenere il numero in Aula e a votare gli atti. Da soli, senza neanche un voto dei Consiglieri di opposizione. E hanno dovuto votare un atto che nessuno ha spiegato, sul quale non hanno potuto intervenire con suggerimenti o critiche. La cifra stanziata era sufficiente? Chi lo ha deciso? Si potevano stanziare più soldi? Quale è il progetto? Come mai la Regione ha bocciato la richiesta di finanziamento? Corrisponde al vero che ci sono già molti soldi sui capitoli della cultura? Perché non sono stati usati quelli? La Vicesindaca spenderà di nuovo i fondi a sua disposizione senza informare nessuno se non a giochi fatti? Dovremmo assistere a un nuovo scempio come quello visto a Capodanno? Queste domande, come sempre, sono rimaste e rimarranno senza risposta. E i Consiglieri “cattivi”, quelli che non sono più in maggioranza, hanno dovuto salvare la Sagra.
Questa è la verità. Da mesi la Gubetti e i suoi hanno deciso di governare senza numeri piuttosto che rimettere in discussione la Giunta e l’assetto del Comune. Quanto pensano di poter andare avanti? Ve lo diciamo noi. Molto poco. Il tempo è scaduto. Noi non ci presteremo più.