Sabato e domenica il lago di Bracciano ha ospitato la IV edizione della “gara triathlon sprint 2024”; sabato mattina si è svolta la competizione dei paratleti, mentre nella mattinata di domenica si sono confrontati nelle tre discipline del nuoto, del ciclismo e della corsa, atleti provenienti da varie parti d’Italia. L’organizzatore dell’evento, Massimiliano Zanetti, soddisfatto per la ottima riuscita della manifestazione, ha ricordato a L’agone l’incipit che ha dato vita all’iniziativa. L’associazione sportiva Guida Sicura, di cui fa parte, organizza eventi sportivi legati al triathlon, alla corsa su strada e al nuoto; ha sottolineato che quello della sicurezza stradale è un messaggio che oggi, ancor più di ieri, deve arrivare in maniera diversa e più incisiva a tutti i cittadini, grandi e piccoli. L’evoluzione della locomozione, l’intensificazione del traffico, correlati alla grande mobilità e all’elevato numero di elementi distrattivi durante la guida, sta facendo aumentare in maniera esponenziale gli incidenti stradali, con un aumento delle vittime e dei traumatizzati permanenti. Soprattutto la gara del paratriathlon, dice Zanetti, è la cassa di risonanza più efficace di come lo sport possa e debba promuovere una cultura di sicurezza, incidendo in maniera significativa sulla prevenzione.
La maggior parte dei paratleti in gara sono vittime di amputazioni da trauma che grazie allo sport hanno trovato un canale di rinascita. Lo sport ha anche la grande capacità, infatti, di rimettere in gioco persone che a seguito di un incidente si trovano a dover affrontare un’esistenza indubbiamente diversa. In entrambe le competizioni di sabato e domenica i percorsi delle tre discipline sono stati equivalenti: 750 metri di nuoto, 20 km in bicicletta e 5000 metri di corsa. Il percorso viene effettuato senza interruzioni, ciò significa che usciti dall’acqua dopo la gara di nuoto, si prende la bicicletta, si completa il percorso previsto e posata la bicicletta si procede con la corsa fino all’arrivo. I paratleti in gara sabato erano circa 30 tra uomini e donne, con diversi gradi di disabilità: persone traumatizzate con l’uso di protesi agli arti superiori o inferiori, persone non vedenti che possono gareggiare grazie alla presenza di una guida, persone affette da disabilità cognitive, come l’autismo e forme di ritardo più o meno severe. Domenica mattina si sono quindi confrontati circa 250 atleti, di età diverse, con prestazioni ovviamente differenti. In entrambe le giornate a premiare i vincitori di entrambe le categorie è intervenuto il sindaco di Bracciano, Marco Crocicchi, che soprattutto durante la mattinata di sabato non ha nascosto la propria commozione nella consegna delle medaglie. La gara di sabato è stata dedicata a Rosario Profico, scomparso lo scorso anno, a cui gli atleti in gara erano emotivamente molto legati, stante la rilevata commozione tra loro e i familiari di Rosario, presenti. Commozione che ha raggiunto l’apoteosi quando al termine della consegna dei premi sono stati liberati in cielo palloncini gialli e blu, come i colori della società Ladispoli Triathlon; una metafora di ricongiungimento nella medesima gara in cui a vincere sono i legami, profondi e indissolubili.
Ludovica Di Pietrantonio
Redattrice L’agone