In base ai dati Aci-Istat, nel 2023, sono 3.039 i morti in incidenti stradali in Italia (-3,8% rispetto all’anno precedente), 224.634 i feriti (+0,5%) e 166.525 gli incidenti stradali (+0,4%).
“Una carneficina! Anche se i morti sono in calo si tratta sempre di una strage inaccettabile che va contrastata in primo luogo potenziando i controlli, decisamente carenti per le gravi infrazioni” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Secondo i dati di oggi, ad esempio, tra i comportamenti errati alla guida che si confermano come causa più frequente di incidente c’è il mancato rispetto della precedenza che determina, escludendo i semafori, il 12,2% degli incidenti, percentuale che sale al 14,5% nelle strade urbane. Peccato che le multe della polizia locale per violazione dell’art. 145 del Codice della strada siano appena 20.745, lo 0,3% di quelle da loro complessivamente comminate per le violazioni del titolo V del Codice della strada, pari a 6.831.410” prosegue Dona.
“Insomma, come al solito i comuni preferiscono fare cassa con le multe facili, come quelle per la sosta vietata, ben 3.117.364 per gli articoli 157 e 158 del Cds, pari al 45,63%, invece di sanzionare le infrazioni più pericolose, che determinano più incidenti” conclude Dona.