Sono passati 6 mesi ormai da quel 6 gennaio che ha lasciato un segno tanto visibile nei luoghi colpiti dall’esplosione, ma altrettanto presente anche nel ricordo di chi è stato colpito in prima persona. Sin da subito Canale ha dimostrato di saper reagire, unita verso un unico obiettivo: ricostruire. Dopo i primi importanti interventi, a distanza di tempo ancora si lavora, con sempre più dedizione e impegno. E’ stato proprio il primo cittadino, Alessandro Bettarelli, a fornire a L’agone una panoramica della situazione attuale. «Per il lavoro più impegnativo, un palazzo gravemente danneggiato che incombe su buona parte dell’area, l’inizio lavori è previsto per fine luglio, con puntellamento e messa in sicurezza. Questo dovrebbe consentire di riaprire la viabilità entro Ferragosto e ai proprietari delle abitazioni vicine di partire con i lavori. Nel frattempo e visti i lavori effettuati su due abitazioni sulla parte alta della zona rossa, abbiamo potuto restringere ulteriormente la zona interdetta. A brevissimo invece partiranno lavori su altre due case sul perimetro basso della zona chiusa. Anche il Sacrario ai Caduti, dopo aver rifatto la copertura andata in frantumi il giorno dell’esplosione, è pronto a riaprire, probabilmente con un’iniziativa ad hoc subito dopo il 15 agosto.
Purtroppo, nonostante le rassicurazioni, gli aiuti richiesti agli enti superiori non sono ancora arrivati e tutti i lavori fatti sono stati a carico dei proprietari e del Comune di Canale Monterano.
Per ridare vita e dignità a un luogo così duramente segnato serve l’intervento regionale. In passato sono intervenuti in situazioni analoghe, chiediamo che lo facciano anche per Canale Monterano».
Ludovica Di Pietrantonio