La denuncia del Gruppo del Partito Democratico in Regione Lazio
Dopo solo un anno e mezzo dall’inizio dell’amministrazione Rocca, in Consiglio regionale la maggioranza va sempre più spesso in tilt: commissioni cancellate all’ultimo momento, interrogazioni a risposta scritta scadute da più di un anno che vengono inserite all’ordine del giorno dell’aula, provvedimenti “trasformati nel merito e nel metodo” e nessuna traccia del collegato al bilancio, il disegno di legge che contiene interventi connessi alla realizzazione della manovra finanziaria. L’allarme è stato chiaramente registrato tra i banchi dell’opposizione, in particolare dal gruppo del Partito Democratico.
Nelle ultime settimane gli undici consiglieri del Gruppo Dem hanno denunciato un susseguirsi di irregolarità e ritardi nei lavori del consiglio regionale, a cominciare dalla seduta d’aula del 26 giugno dove sono state calendarizzate alcune interrogazioni a risposta scritta, depositate dall’opposizione nella maggior parte dei casi anche oltre un anno fa, alle quali la Giunta non aveva mai dato risposta e oggi, scadute, superate dai tempi e dagli eventi.
Una mossa che ha portato il PD a ritirare i propri atti. Nella stessa seduta è stato osservato anche un minuto di silenzio in ricordo di Satnam Singh, il giovane lavoratore indiano ucciso dal caporalato a Latina. Come denunciato in aula dalla consigliera Eleonora Mattia, sono 17 mesi che il PD incalza la destra sulla sicurezza nei posti di lavoro e sulla lotta al caporalato.
Tra le norme e misure lasciate inattuate o definanziate dalla Giunta Rocca, vi sono la Legge regionale 11/2022 “Disposizioni per la promozione della salute e della sicurezza sul lavoro e del benessere lavorativo”, che stanziava 1,2 milioni di euro, poi dimezzati nel 2023 e azzerati nel 2024 nell’ultimo bilancio regionale targato Rocca. Ma anche lo “sportello itinerante” contro il caporalato rivolto a migranti e lavoratori vittime di sfruttamento in agricoltura e inaugurato nel 2021 proprio a Latina, così come il protocollo “Per un lavoro di qualità in agricoltura” sottoscritto con le parti sociali e il Fondo affitti per garantire alloggi dignitosi ai lavoratori agricoli, avviati sempre a Latina durante la scorsa legislatura.
Duro anche l’intervento di Marta Bonafoni, consigliera PD e coordinatrice della Segreteria nazionale, nel sottolineare che la morte di Satnam non è frutto di un tragico incidente ma di un sistema che viola leggi e schiaccia i diritti fondamentali umani e civili delle persone e dei lavoratori. Bonafoni ha rilanciato la necessità del superamento della legge Bossi-Fini e di iniziative più concrete di contrasto al lavoro irregolare e allo sfruttamento.
A unirsi al coro di protesta in aula anche gli altri rappresentanti Dem come Michela Califano che ha dichiarato: «Se diamo il giusto riconoscimento a questi lavoratori, aiutiamo anche gli imprenditori e mettiamo in un angolo quelli che non sono imprenditori con la “I” maiuscola»; e Salvatore La Penna ha ribadito la necessità «di azioni urgenti contro il caporalato e lo sfruttamento».
Un “provvedimento sbagliato”, invece, secondo l’opposizione, quello approvato nella seduta d’aula del 3 luglio che rinnova la Consulta femminile per le pari opportunità permettendo la presenza di uomini al suo interno, con un testo tutto declinato al maschile, unico caso in Italia. «E’ ovviamente fondamentale il contributo degli uomini nella lotta per la parità di genere, ma è quantomeno singolare che esso debba avvenire all’interno di un organo istituzionale creato per capire, attraverso l’ascolto di esperte e delle tante associazioni femminili impegnate quotidianamente nelle comunità e nei territori, su quali criticità concentrare le politiche di genere della nostra Regione», così in una nota del Gruppo PD che stigmatizza inoltre «la scelta di finanziare l’istituzione della Consulta sottraendo fondi alle leggi regionali sulla violenza di genere, sulla parità salariale, sulla parità di accesso alle carriere Stem, per un importo complessivo annuale di centomila euro».
E mentre anche l’inchiesta di Rai 3 “Report” ha alzato il velo sui rapporti tra Francesco Rocca e Antonio Angelucci, deputato della Lega e re delle cliniche private, beneficiario di 19 milioni di euro extra budget, per le strutture del gruppo “San Raffaele”, un generale rallentamento dei lavori si è registrato anche in commissione Sanità su una delibera importante come quella sulla definizione del fabbisogno dei posti letto negli ospedali del Lazio per il periodo 2024/2025 finalizzata a individuare il fabbisogno di posti letto da autorizzare in aggiunta a quelli previsti dal servizio sanitario.
Approvata dalla Giunta il 30 maggio, la delibera era stata rimandata alla commissione competente per le osservazioni. Ma più che osservazioni, nella seduta di commissione del 13 giugno, dove la discussione è stata rimandata al 27 giugno, si è svolto un “teatro dell’assurdo della maggioranza contro la stessa maggioranza” come ha denunciato la consigliera dem Emanuela Droghei: «Ci sono stati tanti, evidentemente troppi malumori perché ciascuno dei colleghi, guardando al proprio territorio, non si è sentito soddisfatto tanto da decidere di rimandare la seduta per eventuali “approfondimenti”, ovvero richieste al presidente di qualche aggiustamento qua e là».
Si è giunti infine all’approvazione finale solo il 2 luglio, dopo la “sconvocazione” della seduta del 27 giugno a mezz’ora dall’inizio e con un testo in cui «sarebbe utile capire quanti posti letto sono realmente utilizzati così da poter intervenire sulle singole fattispecie eventualmente da correggere», come ha dichiarato il consigliere Rodolfo Lena.
Frizioni e difficoltà accentuate ancora di più dai risultati delle amministrative che hanno visto il PD aggiudicarsi 6 comuni su 7 sopra i 15 mila abitanti. «Questi risultati rappresentano un grande traguardo per il nostro partito, che torna a crescere e a consolidarsi sul territorio. Un voto che, sommato a quello di due settimane fa, conferma la tendenza positiva e di una rinnovata fiducia da parte degli elettori nei confronti del Partito Democratico e delle forze del centrosinistra» hanno dichiarato il capogruppo Mario Ciarla e il segretario regionale Daniele Leodori. Successi, quelli registrati dal partito nelle ultime settimane che, sempre secondo i due rappresentanti dem, sono «il frutto di un impegno costante e di un lavoro sul campo che ha visto protagonisti candidati di grande valore e competenza, supportati da squadre determinate e appassionate».