L’assemblea indetta dal sindaco Alessio Telloni, nell’aula consiliare di Manziana, si è tenuta con un triplice scopo: informare i cittadini sulle cause delle recenti interruzioni del servizio idrico ed elettrico in alcune zone di Manziana; relazionare sulle soluzioni adottate e sulle proposte del servizio ACEA ATO2 per fronteggiare futuri inconvenienti; ascoltare il disagio dei cittadini, le esigenze e le proposte per evitare in futuro simili disservizi.
Il sindaco ha ricordato che l’acqua, nel nostro territorio, è gestita da ACEA ATO 2, da quasi un decennio. Tale passaggio, dal pubblico al privato, inizialmente non gradito in molti Comuni, fu poi accolto dalle Amministrazioni con grande sollievo perché consentì e consente di risparmiare 500 mila euro annuali di elettricità che sarebbero indispensabili per pompare l’acqua in salita. Una caratteristica del nostro acquedotto è infatti il dislivello esistente tra i pozzi e le cisterne. I recenti disservizi hanno riguardato sia improvvise perdite d’acqua a causa di falle sull’acquedotto, sia l’interruzione di energia elettrica. Interruzione che è stata causata dalla caduta di un pino, colpito da un fulmine, che ha tranciato i fili elettrici. I guasti alla rete elettrica, hanno coinvolto un vasto territorio compreso Bracciano.A Manziana, l’interruzione di elettricità ha procurato il mancato funzionamento di alcuni pozzi di alimentazione che servono la frazione Scopetoni e le zone limitrofe.
L’acqua è tornata prima della corrente elettrica solo grazie ad un by pass che ACEA aveva realizzato con il centro del paese dove poter attingere acqua in caso di necessità. Il sindaco relaziona su due tipologie di problematiche affrontate. L’una legata alla dichiarazione di uno studioso, il quale rilevava la non potabilità dell’acqua di Manziana a causa del pH acido presente nelle nostre sorgenti. L’ACEA è intervenuta e, sulla base di un’inchiesta, ha affermato che quel valore di pH è consentito nelle acque situate in zona vulcanica. Ciò nonostante, al fine di regolare il pH, l’azienda ha predisposto strumenti che stanno per essere collaudati. Altre problematiche hanno riguardato le abitazioni dell’area urbana dove l’acqua pompata ha avuto difficoltà, nei palazzi, a raggiungere gli ultimi piani. Vero è che, con l’estate, aumenta la popolazione e aumenta il consumo, ma lo stoccaggio dell’acqua va in sofferenza anche perché si utilizza l’acqua potabile per irrigare i giardini, lavare le macchine, far funzionare le piscine. ACEA ha reso funzionale il pozzo in “località Matrice”, rinvenendo e riparando una grossa perdita che ne generava la problematica; inizialmente gli addetti hanno cercato di eseguire la riparazione in serata, mantenendo attiva l’erogazione, ma poi è stato necessario chiudere l’esercizio dell’acquedotto. Durante la Conferenza dei Sindaci con ATO2: tutti i sindaci hanno riferito che più paesi del territorio sono stati colpiti dai disservizi idrici: Bracciano, Anguillara, Canale Monterano, …
All’ordine del giorno della Conferenza vi era la proposta di un aumento dell’8% sul servizio e il programma dei prossimi interventi; alcuni Comuni hanno aderito, altri come Manziana si sono astenuti. Lo stesso sindaco Telloni fa parte di una commissione per l’analisi di strategie operative volte a migliorare il servizio. Per tutti i sindaci, si può dire che l’interlocuzione con ACEA è costante. Sconcerta il fatto che ACEA abbia proposto di mettere i contatori alle fontane pubbliche. A tal proposito, il sindaco Telloni, consapevole del valore identitario delle fontane per il paese, propone un’azione virtuosa: l’istallazione di una cisterna che recuperi l’acqua delle fontane e attraverso pompe di rilancio la riutilizzi per irrigare. Considerati i costi accettabili, che possono essere sostenuti dall’amministrazione, la proposta potrebbe essere realizzata.
Il contatto tra la nostra Amministrazione e l’ACEA è dunque continuo e quest’ultima ha espressamente richiesto di far rispettare ai cittadini l’Ordinanza Sindacale che vieta l’uso dell’acqua potabile della Rete gestita da ACEA ATO 2 per scopi diversi da quello potabile, ovvero per irrigazione di orti e giardini, riempimento di piscine anche mobili; lavaggio di automobili. La stessa azienda, per evitare problemi di abbassamento di pressione che riduce il flusso idrico suggerisce ai cittadini di dotarsi di autoclave per evitare criticità. In riferimento a ciò, per creare un accumulo con cui evitare quegli abbassamenti che provocano disservizi, il sindaco Telloni si attiva affinché o con fondi di bilancio ma soprattutto in un dialogo aperto con l’Acea, ne vaglierà la disponibilità a postare delle partite per cofinanziare questo intervento in modo che in parte sia pagato dal privato, in parte dal Comune, o con finanziamenti ACEA o con fondi di bilancio.
Sappiamo tutti che il sindaco è la figura su cui facilmente si scaricano le tensioni sociali e politiche, ma se i problemi si vogliono davvero risolvere, occorre l’impegno di tutti, pertanto, sarebbe stato utile se quelli che si sono lamentati sui social, avessero portato oggi il loro fattivo contributo di idee nella sede adatta, dove era possibile evidenziare le responsabilità, confrontarsi, parlare, proporre e forse trovare insieme soluzioni. Da qui nasce lo sconcerto, e non solo il mio, nel vedere un’aula semivuota, nonostante fossero presenti, oltre al sindaco, tutti i membri del Consiglio. Nonostante ciò vi sono stati più interventi e proposte che hanno riguardato diversi aspetti: l’esigenza di ricevere comunicazioni veloci su eventuali disservizi elettrici ed idrici, la proposta di depurare le acque reflue per riutilizzarle nell’irrigazione e in tutti i casi in cui è possibile usarle al posto dell’acqua potabile.
Il presidente dell’Associazione L’agone, Giovanni Furgiuele, ha affrontato l’argomento dal punto di vista dei servizi/disservizi territoriali, mentre due esponenti del “Comitato acqua pubblica Manziana” hanno evidenziato due aspetti su cui riflettere: 1) l’impossibilità di rintracciare un progetto di sistema idrico integrato che l’ACEA avrebbe dovuto realizzare al costo di tre milioni di euro. Del progetto, che accompagnò la campagna elettorale di una precedente amministrazione, non risulta alcuna traccia; 2) l’incremento annuale di 80 milioni di euro che ACEA ATO2 apporta alla ACEA SPA. Per evitare che si realizzino utili sull’acqua, che è un diritto di tutti i cittadini, si avanza la proposta di trasformare ACEA, da SPA in una società controllata dal Comune. Ciò richiede che i sindaci prima organizzino un tavolo tecnico per rendere pubblica ACEA ATO 2; poi rivedano i criteri del servizio erogato, dando più poteri ai sindaci ed attuando la Legge della Regione Lazio n 5/2005, che è stata disattesa. Le proposte erano tutte accompagnate dalla consapevolezza che la situazione attuale, caratterizzata da perdite nell’acquedotto e/o da mancanza di acqua, è il risultato di anni di interventi essenzialmente riparativi. Oggi, il cambiamento climatico in corso e la conseguente riduzione dell’apporto idrico fa prevedere un futuro non roseo, che richiederà un uso più responsabile dell’acqua da parte dei cittadini, ma anche un grosso impegno da parte di ACEA ATO 2, sia nella gestione ordinaria, sia negli investimenti straordinari e strutturali. Il sindaco Telloni continuerà a monitorare la situazione e a garantire il massimo impegno nella ricerca di soluzioni efficaci e tempestive.
Anna Maria Onelli
Redattore L’agone