Dieci giorni e si alzerà il sipario sulla 61esima Sagra dell’uva e del Vino dei Colli Ceriti. Evento che caratterizza la fine dell’estate di Cerveteri e che mai come quest’anno, ha fatto parlare di sé, ancor prima che iniziasse.
Qualche settimana fa, prima del duro confronto in aula del Consiglio Comunale per finanziare l’evento, addirittura si ipotizzava che la Sagra quest’anno non ci sarebbe stata. Invece ci sarà e sarà un edizione straordinaria.
Ieri, la conferma del finanziamento di 20mila euro da parte di Arsial, che ha apprezzato il nostro progetto di promozione e valorizzazione del territorio: ci ha reso felici ma allo stesso tempo ci ha lasciato un pizzico di rammarico, soprattutto nel vedere quello che una parte dell’opposizione di questa città dice e quello che realmente fa.
Quando si ricopre un ruolo nella gestione della cosa pubblica non ci si può chiamare fuori e limitarsi a puntare il dito, ma è necessario provare a dare il proprio contributo e magari adoperarsi per ottenere delle risorse per la propria comunità, soprattutto quando si occupano posti in Regione che aprono a queste possibilità.
L’idea di lavorare veramente per la città con spirito di collaborazione, mettendo da parte le questioni personali, su un evento di tutti, come La Sagra dovrebbe essere scontato ma sembra non lo sia. Un evento che registra decine di migliaia di presenze in città e che è ossigeno per le nostre attività commerciali. Nonostante tutto, noi tenacemente lavoriamo, convinti che la città meriti questo impegno e così, anche quest’anno, la Sagra ci sarà e vedrà la presenza della storica sfilata dei carri allegorici, dopo diversi anni di nuovo in competizione fra loro.
Il tema svelato come da tradizione l’8 maggio, durante la Festa di San Michele, Santo Patrono di Cerveteri, è quello delle fiabe classiche rivisitate in chiave moderna, per affrontare temi contemporanei rilevanti come l’inclusione, l’integrazione, la violenza di genere.
Da subito c’è stata un’eccellente risposta da parte di tutti i Rioni che mai come quest’anno hanno dato vita ad attività organizzando eventi e cene per la raccolta dei fondi per realizzare i carri. Con dispiacere però, ho appreso dell’abbandono di tre Rioni alla festa, nonostante i grandi numeri ottenuti ai loro eventi.
Gli incontri con i Rioni per l’organizzazione dell’evento vanno avanti da mesi, e pensavo che, con la buona raccolta fondi ottenuta, avessero tutti la possibilità di essere presenti. Mi spiace di questo: la Sagra dell’Uva da 61anni rappresenta unione, gioia e anno dopo anno rafforza sempre di più il nostro senso di comunità. Ringrazio in ogni caso, fin d’ora i Rioni che hanno confermato la loro partecipazione, ovvero il Rione Boccetta, Garbatella, Madonna dei Canneti e per la prima volta anche la Proloco di Due Casette che ha deciso pochi giorni fa di mettersi in gioco per il grande lavoro che stanno facendo.
I preparativi fervono, sono gli ultimi giorni prima della Sagra e allora… buon lavoro a tutti e ci vediamo per l’apertura della 61esima edizione con il tradizionale appuntamento della Fontana del Mascherone che “butta” vino! Viva Cerveteri! Viva le nostre tradizioni!