A seguito dell’attenta verifica eseguita all’inizio di agosto è stato disposto l’urgente abbattimento di alcune delle alberature presenti nel parco di Santa Maria della Pietà.
Il Complesso fu infatti realizzato nel 1914 sul modello della “città giardino” e ancora oggi rappresenta un elemento fondamentale della memoria collettiva del quartiere e della città di Roma. Il progetto era stato realizzato dagli ingegneri Edgardo Negri e Silvio Chiera per rispondere «alle più moderne esigenze della igiene e della tecnica manicomiale» e il ricco patrimonio botanico era stato piantato contestualmente alla costruzione. Oggi molte di quelle piante ammalorate o alla fine del loro ciclo vitale saranno sostituite da nuove piantumazioni compensative, per prevenire incidenti ai frequentatori abituali dello spazio urbano e ai lavoratori.
L’obiettivo è quello di realizzare un processo di rigenerazione eco sostenibile e di riqualificazione del patrimonio ambientale dei 24 ettari dell’ex Ospedale Psichiatrico, un bene prezioso per il territorio da rendere pienamente disponibile per gli abitanti della Città.
A partire quindi da mercoledì 28 agosto – e fino al 27 settembre – si procederà all’abbattimento delle prime 84 piante, su un totale complessivo di 232.
La Direzione Gestione Territoriale Ambientale del Verde di Roma Capitale, che si ringrazia con l’occasione, ha autorizzato la ASL Roma 1 a procedere con un provvedimento di abbattimento emergenziale delle piante deperite e a rischio crollo.
Alla fase di rimozione seguirà l’attività di piantumazione compensativa di nuovi alberi ed essenze, così come previsto dal progetto del Parco finanziato dal PNRR Missione 5. La fase 1 del piano di abbattimento e ripiantumazione riguarderà la zona parco che va dal padiglione 2 al padiglione 22 e impegnerà tutto il mese di settembre.
Gli eventuali nidi presenti sugli alberi, in particolare quelli di Parrocchetto monaco (Myiopsitta monachus), saranno rimossi e ricollocati in presenza di uova o di piccoli.