22 Novembre, 2024
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Confcommercio, le spese obbligate sono il 41,8% dei consumi

Secondo Confcommercio le spese obbligate sono pari al 41,8% dei consumi delle famiglie e occorre accorpare le aliquote Irpef riducendo il carico fiscale.

“Per rilanciare i consumi delle famiglie, che rappresentano il 60% del Pil, urge ridare capacità di spesa ai ceto meno abbienti. Con un debito pubblico che sta raggiungendo i 3000 miliardi non possiamo pensare di ridurre il carico fiscale a tutti, ma dobbiamo concentrare le poche risorse disponibili sugli italiani che faticano ad arrivare a fine mese, sia per un fatto di equità, sia per una ragione economica, dato che il primo quintile della popolazione, ossia il 20% più povero, ha una propensione marginale al consumo che è doppia rispetto all’ultimo quintile, ossia al 20% della popolazione più benestante” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Insomma, se si riducono le tasse anche a chi non ha comunque problemi a spendere, gli effetti sul Pil saranno minimi. Serve poi una legge sulla concorrenza completamente rinnovata rispetto a quella presentata dal Governo e che abbia come scopo quello di ridurre le spese obbligate degli italiani, aumentando la concorrenza in quei settori” conclude Dona.

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