Secondo l’Ivass, nel mese di luglio 2024 il prezzo medio dell’r.c. auto è di 416 euro, in aumento su base annua del +7,4% in termini nominali e del +6,1% in termini reali.
“Aumenti astronomici immotivati. Nulla giustifica un balzo del genere: né l’inflazione, né il costo dei sinistri, né l’incidentalità” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Ma la cosa più preoccupante è che, invece di diminuire il rialzo tendenziale, come successo nel mese di aprile, dove la corsa dei prezzi sembrava attenuarsi, si assiste a un’ulteriore allarmante accelerazione. Insomma, non si intravede la fine del tunnel” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“In alcune città, poi, come Roma, il salto è addirittura pari all’11% e ci domandiamo da cosa dipenda una tale disparità territoriale, ad esempio con Prato che si ferma a un ragionevole +3,1%” prosegue Dona.
“Chiediamo che l’Antitrust apra un’indagine conoscitiva per capire se queste differenze da città a città dipendano da restrizioni sul lato della concorrenza, intese restrittive o altro” conclude Dona.