Si avvicina l’edizione 2024 della “Festa di Settembre”, conosciuta anche come “Festa della Madonna delle Grazie”, che il 7 e l’8 settembre animerà il centro storico di Anguillara.
Pur essendo una manifestazione religiosa dalle origini antiche, la Festa di Settembre è da sempre un momento di unione per la comunità e un’occasione per valorizzare le ricchezze del territorio e mantenere il legame con le tradizioni.
Storia e cibo si intrecciano in questa occasione. Le tradizioni culinarie, infatti, non sono solo un piacere per il palato, ma una testimonianza viva della cultura locale.
«Anguillara nasce come paese agricolo – ci ha spiegato Anna Facchini, chef esperta in marketing e comunicazione, e tra gli organizzatori della manifestazione. – Già nel villaggio neolitico de La Marmotta (attivo tra il 5700 e il 5300 a.C.) sono state ritrovate moltissime tracce che testimoniano le radici antiche della cultura legata all’allevamento e all’agricoltura del nostro territorio».
Ad attendervi nei vicoli del centro storico e in Piazza del Molo ci saranno quindi prodotti tipici del territorio come i “taccalacci” anguillarini, degustazioni di vini, mostre storiche, concerti, presentazioni di libri, mercatini, esibizioni, i festeggiamenti per i 25 anni del gemellaggio Anguillara-Blanca e molte altre attività, che si concluderanno domenica alle 23.30 con l’attesissimo spettacolo pirotecnico.
Questo grazie all’intenso lavoro della Proloco e del Comune di Anguillara, e alla collaborazione con la delegazione FISAR Manziana Lago di Bracciano, l’Associazione culturale CiboFuturo e il Biodistretto dei Laghi di Bracciano e Martignano.
Quella di quest’anno sarà però un’edizione particolare. Si è infatti scelto di puntare su un aspetto della produzione agroalimentare molto sentito, ovvero quello della sostenibilità, considerata sia nella sua connotazione ambientale che in quella sociale.
Sul lato dell’ambiente, è stato deciso di dare spazio alle aziende agricole facenti parte del Biodistretto, produzioni che sono espressione del territorio, nate dalla volontà di tutelare, mantenere e valorizzare le attività locali.
Sul lato del sociale si è pensato invece di riservare uno spazio nella manifestazione al Pastificio Futuro (https://pastificiofuturo.it/ ), uno stabilimento che produce pasta secca artigianale con semola italiana coinvolgendo i ragazzi detenuti nel carcere minorile di Roma “Casal del Marmo”. Il progetto, ideato dalla Cooperativa sociale Gustolibero Onlus nel 2013, con il sostegno della Conferenza Episcopale Italiana e della Caritas italiana, vuole rispondere all’esortazione di Papa Francesco: «Non lasciatevi rubare la speranza!» offrendo ai giovani la possibilità di iniziare ad affacciarsi nel mondo del lavoro.
Si tratta di un progetto educativo importante, che offre ai ragazzi la prospettiva di una vita diversa.
«Nella nostra equipe c’è una parte tecnica – ci spiega Alberto Mochi Onori, presidente della cooperativa, – ci sono tecnologi alimentari, agronomi e chimici, ma ci sono anche degli educatori in modo da creare un ambiente tranquillo che permetta ai ragazzi di provare a ricostruire la loro vita attraverso il lavoro. Il nostro scopo finale è fargli capire che possono avere un futuro».
Una piccola impresa, dunque, ma con un grande obiettivo che vale la pena sostenere e che sarà presente in piazza con alcuni dei ragazzi impegnati nella produzione.
Tutti i dettagli sul programma della festa, la sua storia e la mappa degli eventi sono disponibili qui: https://www.facebook.com/photo?fbid=850728153819550&set=pcb.850729153819450
Sara Fantini
Redattrice L’agone