Le attività legate ai Piani Urbani integrati Cultura e Sport che riguardano progetti di riqualificazione urbana marciano spedite verso gli obiettivi. La Città Metropolitana di Roma ha destinato circa 50 milioni di Euro di investimento nei luoghi di cultura.
L’11 settembre è stata la volta del Comune di Monteporzio Catone che ha deciso di ristrutturare la “Casa della Cultura e dell’Accoglienza”.
Il progetto che l’Amministrazione comunale intende perseguire è la riqualificazione di 3 locali di proprietà pubblica per restituirli alla comunità come nuovi spazi funzionali polivalenti.
In questo modo le attività di “interesse sociale” condotte dalle associazioni presenti sul territorio saranno maggiormente valorizzate.
La Casa della Cultura e dell’Accoglienza, sarà uno spazio inclusivo e rappresenterà un importante punto di aggregazione per gli studenti del plesso scolastico sovrastante.
Il Vicesindaco metropolitano, Pierluigi Sanna, afferma: “Con un investimento di oltre un milione di euro, in collaborazione con il Sindaco Massimo Pulcini e l’amministrazione comunale, abbiamo aperto uno dei cantieri più importanti del PUI Cultura, in una delle comunità più antiche del nostro territorio.
Sarà un grande esperimento culturale, che avrà come obiettivo il miglioramento della qualità della vita dei cittadini.
La volontà del Sindaco della Città metropolitana, Roberto Gualtieri, è quella di puntare sulle politiche culturali, come strumento di unità tra il territorio di Roma Capitale e 120 comuni dell’hinterland che costituiscono la rete di comuni, probabilmente, più grande d’Italia.
In oltre 50 Comuni del territorio metropolitano riqualificheremo e creeremo nuovi spazi che saranno messi a disposizione dei cittadini di ogni età, con biblioteche, archivi e musei, restituendo alla collettività quei luoghi fisici di confronto e crescita alternativi agli spazi virtuali che sembrano, oggigiorno, sostituire ogni forma di relazione e incontro.
Una grande parte di risorse sarà dedicata alla digitalizzazione e alla conservazione digitale dell’enorme patrimonio culturale di Città metropolitana, di Roma Capitale e di tutti i 121 Comuni, per far sì che l’attività informatica sia al servizio dello sviluppo intellettuale dell’uomo e non il contrario.”