19 Novembre, 2024
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Regione Lazio protagonista della presentazione al Cairo della fiera mondiale dell’ortofrutta

Macfrut, fiera mondiale dell’ortofrutta, torna dal 6 all’8 maggio 2025 al Rimini Expo Centre.

La presentazione della 42esima edizione è avvenuta al Cairo – l’Egitto è partner internazionale dell’evento – alla presenza di Michele Quaroni Ambasciatore Italiano in Egitto, Khaled Emara Ambasciatore Ministero degli Affari Internazionali – Dipartimento UE, Giancarlo Righini Assessore all’Agricoltura e Bilancio Regione Lazio, Matteo Zoppas Presidente di Agenzia Ice, Renzo Piraccini Presidente di Macfrut, Mostafa El Naggari Vicepresidente di Expolink Egitto e Stefano Gagliardi per Fieravicola.

Giunta Regione Lazio

Unica fiera di filiera del panorama internazionale, l’evento si caratterizza per la sua unicità nel mettere in rete tre elementi chiave per la crescita del settore: business, networking, knowledge.

Il Lazio sarà al centro di Macfrut 2025: una cornice di rilievo per un comparto che vale oltre un miliardo di euro, in una regione conosciuta per la specializzazione dei suoi distretti produttivi di frutticoltura (10.000 ettari di Kiwi a Latina, 24.000 ettari di nocciola a Viterbo) e di orticoltura, con quasi 9.000 ettari in serra e oltre 18.000 ettari in pieno campo, tra Latina, Litorale Romano e Viterbese. Un comparto che esprime decine di referenze per il consumo fresco, per i surgelati e, negli ultimi anni, alimenta una forte crescita di prodotti IV e V gamma ad attestare l’innovazione di aziende attente ai cambiamenti degli stili di consumo.

Tra le produzioni di qualità certificata, significativi i valori dell’ortofrutta bio, con oltre 6.300 ettari di ortive e 12.000 ettari di frutteti, in una regione che annovera inoltre 11 DOP/IGP ortofrutticole: accanto a Kiwi di Latina IGP, Nocciola Romana DOP, Carciofo Romanesco IGP, Asparago di Canino IGP, Patata dell’Alto Viterbese IGP, che hanno una proiezione su mercati di largo consumo, alcune produzioni di scala locale, ma che attestano una storica e variegata vocazionalità di piccoli areali specializzati, con le DOP Oliva di Gaeta, Peperone di Pontecorvo, Fagiolo Cannellino di Atina e Castagna di Vallerano o  con le IGP Sedano Bianco di Sperlonga e Lenticchia di Onano.

Saranno numerosi i protagonisti della tre giorni, raccontati e presentati a una platea internazionale attraverso un ricco programma di iniziative. La partecipazione della Regione Lazio a Macfrut avverrà in collaborazione con Arsial, l’Agenzia Regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio.

 

Giunta Regione Lazio

 

Queste le parole dell’assessore Giancarlo Righini: «Macfrut 2025 sarà un’occasione straordinaria per il sistema agroalimentare del Lazio. Avremo, infatti, la possibilità di mettere in vetrina tutti i nostri prodotti d’eccellenza facendone apprezzare la loro grande qualità, sulla scia del processo di internazionalizzazione che, come amministrazione regionale, abbiamo avviato fin dal nostro insediamento. Un terreno fertile dove poter ribadire e testimoniare che il Lazio è in forte espansione e, soprattutto in termini di qualità, ha tutte le carte in regola per competere e primeggiare non solo nei mercati italiani, ma in particolare in quelli esteri che possono far compiere alla Regione quel decisivo cambio di passo altamente auspicato. Nella classifica europea di prodotti a marchio DOP, IGP e STG, infatti, l’Italia è prima con 328 certificazioni. Di questi ben 26 sono della Regione Lazio. Un numero straordinario che dimostra come la nostra Regione, da sola, valga 1/3 dell’intera Germania. Un risultato che premia in primo luogo la professionalità dei nostri produttori, unitamente ad un lavoro costante che come Regione Lazio stiamo portando avanti in termini di promozione e valorizzazione».

Così Massimiliano Raffa, Commissario Straordinario di Arsial: «Arsial conferma il suo impegno strategico nel settore ortofrutticolo, pilastro fondamentale dell’economia laziale, annunciando l’intenzione di investire nella prossima edizione di Macfrut. Questa partecipazione sottolinea il ruolo cruciale del comparto, che vanta un tessuto produttivo d’eccellenza composto da aziende innovative e competitive a livello internazionale. L’investimento mira a potenziare la visibilità e le opportunità di business per le nostre imprese, consolidando la posizione del Lazio come protagonista nel panorama ortofrutticolo nazionale ed europeo».

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