Cia Lazio pronta alla mobilitazione per chiedere un aumento del prezzo del latte alla stalla di almeno quattro centesimi passando dagli attuali 54 centesimi di media ad almeno 58 centesimi.
“Nelle trattative in corso con i maggiori acquirenti – sottolinea Italo Pulcini, vicepresidente di Cia Roma – stiamo chiedendo un aumento. anche in considerazione dei prezzi praticati al Nord. Ieri il dato Latte crudo “spot” nazionale, punto di riferimento in tutta Italia, è stato di 66,50 centesimi. Non è possibile che il latte del Lazio – aggiunge l’esponente del mondo agricolo – continui ad essere pagato così poco. Tutto il comparto dell’allevamento è in sofferenza ed è fondamentale che tutti facciano la loro parte. Il rischio è la scomparsa di centinaia di allevamenti, una situazione che poi alla lunga andrebbe a coinvolgere anche il consumatore finale che già paga per un litro di latte circa due euro”.
Il settore è già gravato dal caro gasolio, dagli alti coste dell’elettricità e di produzione. Per l’organizzazione agricola quello del latte resta un fronte importante e queste sono settimane cruciali per far sì che sia riconosciuto un giusto prezzo agli imprenditori del territorio.
“In questa vertenza – aggiunge Pulcini – reclamiamo anche l’intervento della Regione Lazio che deve farsi anch’essa garante di un comparto primario quale quello agricolo. Sottolineiamo ancora – conclude – che il patto di filiera resta la soluzione in grado di garantire un prezzo equo a tutti gli attori. In assenza, oggi, i più penalizzati restano gli allevatori”.