Negli ultimi dieci anni, i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) hanno registrato un aumento drammatico del 500%, evidenziando le crescenti difficoltà degli studenti in lettura, scrittura e calcolo.
I DSA includono dislessia, disortografia, discalculia e disgrafia: la dislessia influisce sulla lettura e comprensione del testo, la discalculia riguarda la gestione dei numeri, la disortografia comporta difficoltà nella scrittura corretta delle parole e la disgrafia si manifesta con problemi nella qualità della scrittura a mano rendendo difficile la produzione di testi chiari e leggibili.
Nonostante una maggiore consapevolezza, l’aumento delle diagnosi è preoccupante. Le certificazioni di dislessia sono aumentate del 111% e quelle di discalculia del 226% negli ultimi dieci anni. Questo incremento è attribuibile a una diagnosi più attenta e a un contesto sociale e scolastico sempre più impegnativo.
La legge 170 del 2010 ha introdotto i piani didattici personalizzati (PDP), contribuendo a migliorare la gestione dei disturbi specifici dell’apprendimento (DSA). Tuttavia, l’efficacia di questi piani dipende dalla preparazione degli insegnanti e dalla disponibilità di risorse nelle scuole. È fondamentale che le scuole promuovano ambienti inclusivi e che le famiglie collaborino attivamente per monitorare i progressi e supportare i figli con DSA.
L’uso intensivo della tecnologia è un fattore chiave. Sebbene i dispositivi digitali offrano vantaggi, possono ridurre la capacità di concentrazione e impoverire le competenze di lettura e scrittura. Inoltre, la diminuzione della lettura ad alta voce, fondamentale per lo sviluppo linguistico, contribuisce al problema.
Le differenze geografiche sono evidenti: al nord Italia, tassi di diagnosi superano l’8%, mentre al sud sono molto più bassi. Questo potrebbe riflettere differenze nell’accesso ai servizi diagnostici e nella sensibilizzazione sui DSA.
La diagnosi precoce è cruciale. Specialisti come neuropsichiatri e logopedisti utilizzano test standardizzati per identificare i disturbi e creare piani di intervento personalizzati. Tuttavia, la conferma della diagnosi spesso avviene nella scuola secondaria, quando le difficoltà sono più evidenti e le esigenze educative più complesse.
Affrontare l’aumento dei DSA richiede un’attenzione immediata e continua, è essenziale una stretta collaborazione tra scuole e famiglie. Le scuole devono non solo diagnosticare, ma anche creare piani didattici personalizzati per ogni studente con bisogni educativi speciali. Le famiglie possono sostenere i ragazzi con un approccio alla lettura più ricco e limitando l’uso eccessivo di dispositivi tecnologici.
Con una diagnosi precoce, un supporto educativo personalizzato e una collaborazione efficace tra tutti i soggetti coinvolti, è possibile migliorare la qualità della vita degli studenti con DSA e aiutarli a raggiungere il loro pieno potenziale.
Paola Forte
Redattrice L’agone
Fonte: orizzonte scuola