22 Novembre, 2024
spot_imgspot_img

Con “Un lago da coltivare”, l’agricoltura torna al centro di Bracciano

Il 21 e 22 settembre piazza Mazzini ha ospitato la quarta edizione di “Un Lago da Coltivare”, evento organizzato dal Comune di Bracciano, in collaborazione con il Biodistretto dei Laghi di Bracciano e Martignano e con il contributo di ARSIAL e Regione Lazio.

L’iniziativa ha permesso ai visitatori di esplorare i prodotti degli agricoltori e allevatori aderenti al Biodistretto, attraverso degustazioni e stand gastronomici, il tutto accompagnato da spettacoli musicali e di magia, e molto altro.

Il Biodistretto è nato ufficialmente a marzo di quest’anno, con l’obiettivo di preservare la presenza degli agricoltori nel territorio sabatino, supportando uno sviluppo ecosostenibile dell’agricoltura locale e lavorando per accorciare la distanza tra cittadini, aziende agricole e ristorazione, settore fondamentale per la valorizzazione delle produzioni locali.

A rappresentare questo ultimo anello della filiera è intervenuta nel corso della manifestazione la l’Associazione Cuochi di Roma, e in particolare il suo presidente Donato Savino e la lady chef Anna Facchini che, affiancata da un team di ragazzi della sezione alberghiera dell’Istituto Istruzione Superiore “Domizia Lucilla”, si è occupata della preparazione di alcuni piatti con i prodotti delle aziende del Biodistretto.

Ad accompagnare questi assaggi non poteva mancare una selezione di vini biologici locali, sapientemente scelti e raccontati dai sommelier della Delegazione FISAR Manziana Lago di Bracciano.

A rendere unica l’edizione di quest’anno hanno contribuito anche i tre convegni organizzati, che hanno approfondito temi di grande interesse per il nostro territorio e per promuovere un’agricoltura sostenibile.

Il primo convegno, tenutosi sabato mattina, è stato l’occasione per presentare il Biodistretto e i suoi obiettivi e progetti. Durante l’evento, oltre al presidente Barbara Giorgi, sono intervenute le amministrazioni dei tre Comuni del lago che hanno supportato la nascita del progetto, nella persona di Marco Crocicchi, sindaco di Bracciano, Angelo Pizzigallo, sindaco di Anguillara, e Monica Silenzi, Consigliere all’agricoltura di Trevignano Romano.

Interessante l’intervento di Umberto Selmi, rappresentante dell’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea), che ha illustrato alcuni dati che testimoniano l’importanza del settore biologico non solo a livello regionale, essendo il Lazio la prima regione italiana per numero di biodistretti (12 su un totale nazionale di 50), ma anche nazionale ed europeo, soprattutto considerando gli obiettivi posti dal Green Deal europeo di destinare il 25% dei terreni agricoli all’agricoltura biologica entro il 2030, quota che la nostra regione ha già superato arrivando addirittura al 27%.

Presente anche Massimo Bianchini di DMO Beltur di Anguillara, associazione che riunisce cinque paesi del nostro territorio e il Parco Naturale Regionale Bracciano Martignano coordinando e armonizzando le politiche in materia di accoglienza turistica, che ha rimarcato l’importante ruolo della comunicazione nel veicolare il valore dei prodotti locali non solo ai cittadini ma anche all’esterno.

Nel parlare di comunicazione non è mancata una menzione a L’agone, che da sempre ha un occhio di riguardo per i temi legati all’agricoltura e all’ambiente.

Nel pomeriggio si è invece discusso di economia circolare e filiera corta, con Luisa Di Paola, del Campus Biomedico di Roma, e Gessica Giorgi, delegata all’agricoltura del Comune di Bracciano, con un focus particolare sulle opportunità derivanti dalla valorizzazione degli scarti agricoli.

Il convegno di domenica mattina è stato invece dedicato all’acqua, e in particolare alla gestione sostenibile delle falde acquifere e dell’ecosistema dei due laghi, argomento oggi di grande importanza in considerazione delle difficoltà causate dai cambiamenti climatici su questo fronte. Interessanti i temi, problemi e soluzioni presentati dai relatori, ovvero Barbara Giorgi, Roberto Bellardini, tecnico del Tavolo di Lavoro sui Cambiamenti Climatici dei Biodistretti del Lazio, Maurizio Morelli, responsabile del Gruppo WWF Monti Sabatini, e Luca Falconi, ricercatore ENEA.

Tra convegni e assaggi si è quindi conclusa la terza edizione di “Un lago da coltivare”, ma il lavoro del Biodistretto e delle amministrazioni locali per valorizzare le ricchezze agricole e alimentari del nostro territorio trasformandole anche in un driver per un turismo agroalimentare consapevole proseguirà nei prossimi mesi con tanti progetti e iniziative che noi de L’agone non mancheremo di raccontarvi.

Sara Fantini
Redattice L’agone

Ultimi articoli