A pochi giorni dall’anniversario dello scoppio della guerra nei Territori si vivono operazioni di commando contro Hezbollah nel sud del Paese per preparare l’intervento di terra. Sono intensi i bombardamenti, mentre la milizia filo-iraniana promette “una lunga battaglia”. E nel contempo arriva il monito di Netanyahu agli iraniani: “Quando il vostro Paese sarà finalmente libero, e quel momento arriverà molto prima di quanto la gente pensi, tutto sarà diverso”. Così, mentre arretrano le forze armate di Beirut, il presidente degli Stati Uniti Biden dice “vorrei che si fermassero”. Ma non è riuscito il pontefice, fino a questo momento, a far interrompere la guerra, il che è tutto un dire sulla volontà di arrivare alla pace. Dall’altra parte Hezbollah appare indebolito e non sa su chi può contare perfino per la sepoltura del leader Nasrallah, che forse avverrà in Iraq.