22 Novembre, 2024
spot_imgspot_img

Ferrovie in sciopero. Ma si, quasi ne sentivamo quasi nostalgia…

Neanche il tempo di riaprire la linea che arriva l’immediato “stop”

Trenitalia riapre le danze dopo due mesi di fermo per lavori di riammodernamento e lo fa in pompa magna con due giorni di sciopero, proprio l’otto e il nove settembre, giornate che segnavano la riapertura della circolazione dei treni nella tratta Roma Viterbo. Lo sciopero quindi è durato due giorni, regalando non pochi disagi, aprendo così la stagione autunnale per i nostri cari pendolari che dopo due mesi di autobus speravano di rifocillarsi in un comodo posto a sedere con una splendida vista sulle nostre campagne che i treni nonostante tutto regalano sempre.

Non mancano i dissapori per questo nuovo inizio. Gli utenti sono molto informati sui lavori che sono stati fatti alla linea ferroviaria e sono attenti, segnalano tutto nelle loro pagine Facebook, dove le informazioni arrivano veloci, dopotutto gli utenti che hanno dovuto sottoporsi al cambiamento con i bus sostitutivi sono  stati pazienti e ordinati anche perché il servizio navetta in questi due mesi è stato sempre efficiente ed efficace, pertanto ora queste persone meritano  di poter fare il tragitto in serenità, senza i soliti ritardi che sembrano già disturbare la linea nei primi giorni di ripresa al funzionamento. La vita del pendolare non è facile, ci si sveglia presto, non si trova parcheggio, si arriva in ritardo e si corre per trovar segnalato un ritardo; e la banchina è sempre piena di gente in attesa, che arriverà anch’essa in ritardo al lavoro. Nella maggior parte dei casi la vita del pendolare è proprio questa. Sembra poi che per essere pendolari sia necessario un bel corso di meditazione, infatti ci si ingegna sempre per garantirsi il miglior confort, ma non sempre è possibile, c’è chi mette le cuffie e si isola, chi si sforza di leggere un buon libro e chi invece sopporta quello che grida o l’altro che tiene il cellulare ad alto volume, ma l’importante è essere a bordo per arrivare a destinazione e il treno è un mezzo che lo consente. Ed è anche bello prendere il treno specialmente in orari non consueti, con poche persone a bordo, ci si può sedere vicino il finestrino e vedere andar via i nostri pensieri alla stessa velocità del treno, godere della luce filtrata dal vetro, magari conoscere qualcuno di simpatico e fare quattro chiacchiere   e assaporare l’emozione di andare lontano, verso la nostra meta.

Ilaria Morodei

 

 

 

 

 

 

Ultimi articoli