Secondo l’Istat, nel secondo trimestre 2024 i consumi sono cresciuti dello 0,4%, mentre il potere d’acquisto delle famiglie è salito dell’1,2% rispetto al trimestre precedente.
“Consumi asfittici! Un rialzo dello zero virgola, +0,4%, che certo non può dare slancio alla crescita del Paese, oltre a segnare un peggioramento rispetto al precedente aumento congiunturale dello 0,5%. Bene, invece, il recupero del potere d’acquisto, che grazie al calo dell’inflazione, sale per il sesto mese consecutivo, con un +1,2% sul primo trimestre 2024, in risalita rispetto allo 0,9% del primo trimestre o alla variazione nulla del quarto trimestre 2023” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Bisognerà attendere i prossimi mesi per capire se la ripresa del potere d’acquisto e del reddito disponibile si tradurranno in maggiori consumi o in risparmio. Certo la dichiarazione di ieri del ministro Giorgetti sulla prossima manovra, che richiederà sacrifici da tutti, non facilita un rilancio della propensione al consumo” conclude Dona