Il sorriso di un bambino può davvero scaldarti il cuore. Il sorriso di un bambino, anche se per pochi istanti, può regalarti un’emozione così intensa, da costruire, dentro di te, un ricordo assolutamente indelebile.
Restituire quel sorriso, a chi da troppo tempo lo ha perduto, “accarezzare” un viso innocente, a cui la competenza e l’umanità di un chirurgo possono ridonare la luce, rappresentano momenti a cui vale davvero la pena di contribuire.
Ed è qui che ognuno di noi può avere l’occasione di riscoprire se stesso, stringendo saldamente nelle mani “quella chiave” che apre tutte le porte.
La solidarietà è di certo il passepartout della gioia.
Sono queste le premesse con cui Emergenza Sorrisi ETS annuncia la campagna SMS 2024 “Vogliono Solo Sorridere”, dedicata a sostenere le prossime sfide dell’organizzazione umanitaria, che, in 16 anni di missioni chirurgiche, ha restituito il sorriso ad oltre 5.500 bambini ed ha formato più di 600 medici locali.
Dal 6 ottobre, fino al 3 novembre 2024, sarà possibile aiutare i medici e gli infermieri volontari di Emergenza Sorrisi a donare un nuovo futuro a tanti piccoli pazienti in attesa di essere operati.
Sarà sufficiente inviare un sms al 45587, oppure effettuare una chiamata da rete fissa al 45587 per donare 5 o 10 Euro.
Nel sorriso di un bambino, si attivano ben 12 muscoli del viso, ma per far sorridere un bambino affetto da una grave malformazione del volto, oppure dalle cicatrici causate da gravissime ustioni, è necessario qualcosa di straordinario: la passione, l’impegno e la professionalità dei medici di Emergenza Sorrisi.
Uomini e donne, prima ancora che professionisti sanitari, la cui umanità, la cui straordinaria empatia con tanti piccoli pazienti, dal 2007 a oggi, hanno costruito davvero “piccoli miracoli”.
Ci sono loro, i volontari di Emergenza Sorrisi, dietro “le storie d’amore” che in questi anni hanno caratterizzato il cammino dell’Organizzazione.
Decidere, ad un certo punto della propria vita di medico, di chiudere una porta alla proprie spalle per aprirne un’altra: non è semplice, non è scontato compiere una scelta del genere. Non è da tutti.
Nella valigia che porti con te, verso paesi del mondo dove spesso il dolore rappresenta la drammatica quotidianità, non ci sono solo il camice da indossare e gli strumenti con cui “mettere in atto” interventi delicatissimi, ma ci sono speranze e sogni, soprattutto sfide da vincere.
Cancellare il dolore, ridonare il sorriso e “restituire alla vita” bambini all’apparenza, in alcuni casi, senza speranza, diventano le ragioni di un viaggio a cui, i medici e tutti gli altri volontari di Emergenza Sorrisi, non rinuncerebbero per nulla al mondo.
Lì, in quelle nazioni dimenticate, nascere con una malformazione del volto, oppure con una grave ustione del viso oppure degli arti, può rappresentare uno stigma, un ostacolo all’apparenza insormontabile, che isola il bambino ed emargina tutta la sua famiglia. Spesso i piccoli pazienti devono affrontare lunghi viaggi, anche a piedi, per raggiungere il presidio ospedaliero in cui Emergenza Sorrisi si attiva per portare questa chirurgia specialistica a persone che altrimenti non avrebbero accesso alle cure di cui hanno bisogno.