Riceviamo e pubblichiamo – Noi parteciperemo alla manifestazione del 12 ottobre a Roma e vi invitiamo a partecipare anche a quelle che ci svolgeranno nello stesso giorno in altre città italiane. Per fermare il genocidio a Gaza e la pulizia etnica in Palestina, per fermare l’invasione del Libano, per far cessare l’impunità di Israele che avviene con la totale complicità (salvo eccezioni) della Comunità internazionale e del nostro governo, per chiedere che l’Italia smetta di armare Israele e cessi ogni collaborazione in essere con esso.
Per affermare la libertà e l’autodeterminazione dei palestinesi e di tutti i popoli sotto occupazione militare.
La libertà di manifestare è un nostro diritto costituzionale e bene hanno fatto gli organizzatori della giornata del 5 ottobre a sfidare il divieto.
A migliaia e migliaia si sono ritrovati a Roma, consapevoli come scriveva Don Milani, nei lontani Anni ‘60 che “l’obbedienza non è una virtù”.
Il 12 ottobre dovremo essere in tanti e tante, cosi come nella giornata di mobilitazione nazionale del giorno 26 ottobre, già lanciata da 5 reti nazionali a partire da Rete Pace e Disarmo, diversi ma uniti per rivendicare insieme: Basta genocidi! Basta guerre! Basta complicità e che si promuovano pratiche di pace con giustizia.