La Banca centrale europea ha abbassato i tassi d’interesse di un quarto di punto percentuale.
“Bene! Un’ottima notizia per chi ha un mutuo a tasso variabile o per chi sta per acquistare casa, oltre che per le finanze pubbliche, grazie all’abbassamento degli oneri sul debito pubblico. L’importante, però, è che l’inflazione continui a scendere, come attestano i dati di oggi di Eurostat, con l’inflazione che a settembre nell’Eurozona scende all’1,7% al 2,2% di agosto. Altrimenti la Bce dovrà tornare a una politica monetaria restrittiva, dovendo restare la frenata dei prezzi il loro faro guida” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
Secondo lo studio dell’associazione di consumatori, la riduzione dei tassi di 25 punti percentuali, considerando l’ultimo Taeg comunicato da Bankitalia, 4,1 per cento, e l’importo e la durata media di un mutuo, corrisponde, nel caso vi fosse un non scontato pieno trasferimento sull’Euribor, a un calo della rata, per chi ha contratto ora un mutuo a tasso variabile, pari a 18 euro al mese, 216 euro all’anno. Un risparmio che, considerato che in Italia i piani di ammortamento sono alla francese, va poi riducendosi man mano che il mutuo si avvicina alla sua scadenza e si paga quasi soltanto la quota capitale.