22 Novembre, 2024
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Resta sospeso il servizio del Cpa di Roma, indirizzati a Napoli i minori arrestati

Il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità del ministero della Giustizia ha prorogato il provvedimento di sospensione del servizio del Centro di prima accoglienza di Roma fino al 17 novembre 2024. E’ quanto stabilisce il decreto dell’11 ottobre 2024, sottoscritto dal direttore generale Alessandro Bonino Grimaldi per il Capo del Dipartimento per la giustizia minorile di comunità.  La chiusura del Cpa avvenuta lo scorso agosto sarebbe stata resa necessaria dalla difficile gestione legata principalmente al sovraffollamento e alla carenza di personale. Nel decreto si legge che “la direzione del Centro per la giustizia minorile per il Lazio l’Abruzzo e il Molise, data la delicata situazione interna dell’lpm di Roma e l’alto numero di minori presenti, propone a questo dipartimento di valutare la proroga della sospensione temporanea degli ingressi presso il Cpa di Roma, indirizzandoli verso altre strutture analoghe”.

Pertanto, si stabilisce la proroga della sospensione del servizio del Centro di prima accoglienza fino al 17 novembre. Come si legge nel decreto, “per la durata della sospensione del predetto servizio i centri di prima accoglienza maschile e femminile di Napoli provvederanno ad accogliere i minorenni arrestati o fermati o accompagnati a disposizione dell’autorità giudiziaria minorile dei distretti di Corte d’appello di Roma, per i quali non è disposto l’accompagnamento presso una comunità ai sensi dell’articolo 18 comma due con dell’articolo 18 bis comma quattro del DPR 448/88 fino alla celebrazione dell’udienza di convalida”.

“La direzione del centro per la giustizia minorile di Roma per i minorenni – si legge ancora nel documento – arrestati fermati o accompagnati di propria competenza individuerà in accordo con il centro per la giustizia minorile di Napoli le modalità per garantire le celebrazioni delle udienze di convalida, oltre alle necessarie attività per assicurare l’esecuzione misure cautelari adottate, restando a carico del centro della giustizia minorile di Roma le correlative traduzioni”.

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