21 Novembre, 2024
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Sanità, operative nelle strutture sanitarie 241 nuove grandi apparecchiature

È in anticipo sulla tabella di marcia l’ammodernamento delle strutture sanitarie della Regione Lazio. Ad oggi sono già 241 le nuove apparecchiature fornite e operative in tutto il territorio. Finanziate con i fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), sono state consegnate prima della scadenza, prevista per la fine dell’anno.

Così la giunta Rocca ha raggiunto un duplice obiettivo:

  • oltre il 73% delle apparecchiature sono già operative rispetto alla scadenza europea fissata per il prossimo 31 dicembre
  • nel prossimo trimestre, i macchinari di ultima generazione saranno 329 rispetto alle 298 apparecchiature previste originariamente dall’Amministrazione precedente.

Risultati centrati grazie a un finanziamento complessivo di 102,8 milioni di euro.

Insieme con la sostituzione delle tecnologie degli ultimi cinque anni, la programmazione del presidente Francesco Rocca, e del direttore della Direzione Salute e Integrazione sociosanitaria, Andrea Urbani, ha permesso un ampliamento consistente del parco tecnologico e digitale ospedaliero del Servizio sanitario regionale.

Il piano assunzioni

Si tratta di importanti investimenti volti a migliorare la qualità dei servizi ai cittadini e le condizioni di lavoro degli operatori. Analogamente, le Aziende sanitarie stanno procedendo con le 14mila assunzioni(comprese le stabilizzazioni), che sono indispensabili per rendere operative le 329 grandi apparecchiature.

Una riforma organica, quella messa in atto dalla Regione Lazio, che poggia le basi su:

  • 661,5 milioni di euro, l’investimento più importante degli ultimi 20 anni per l’assunzione delle risorse umane;
  • 1,2 miliardi di euro, attraverso l’impiego di fondi fermi da anni per l’adeguamento sismico all’antincendio degli ospedali, insieme con i nuovi macchinari;
  • 155 milioni di euro, messi subito in campo per le progettualità del Giubileo del 2025, ossigeno per l’innovazione dei pronto soccorso, delle sale operatorie dei nosocomi e delle apparecchiature di ultima generazione.

La riforma del Recup

Un ulteriore step è rappresentato dalla riforma del Recup attraverso l’informatizzazione delle liste d’attesa e l’integrazione delle agende dei privati convenzionati con quelle pubbliche, insieme con il finanziamento di 17 milioni di euro per far erogare 400mila prestazioni “fuori soglia” dalle Aziende sanitarie. Tale misura consentirà di riportare nei termini previsti dalla normativa le prestazioni urgenti, brevidifferite e programmabili.

Ospedali di comunità, Case di comunità e Centrali operative territoriali

Sono vitali anche 1,4 miliardidi eurodel Pnrr e del Piano nazionale complementare:
dagli Ospedali di comunità (86,5 milioni di euro) alle Case della comunità(158,4 milioni di euro), fino alle Centrali operative territoriali (20 milioni di euro), passando per l’assistenza domiciliare integrata(542 milioni di euro), la digitalizzazione dei Dipartimenti emergenza e accettazione (125,3 milioni di euro), gli adeguamenti degli ospedalidelle strutture (125,3 milioni di euro), il fascicolo sanitario elettronico 2.0 (55,4 milioni di euro) e le grandi apparecchiature(102,8 milioni di euro).

I nuovi Ospedali

La giunta Rocca ha reperito ulteriori finanziamenti per la costruzione di nuovi ospedali:

  • Nuovo Policlinico Umberto I (1 miliardo)
  • Nuovo Ospedale Tiburtino (379 milioni)
  • Nuovo Ospedale di Latina (261 milioni)
  • Nuovo Ospedale del Golfo (263 milioni)
  • Nuovo Ospedale di Rieti (384 milioni)
  • Ospedale di Acquapendente (30 milioni)
  • Riapertura dell’Ospedale San Giacomo (145 milioni).

Le apparecchiature già attive

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