È stato presentato alla comunità parrocchiale e a quella argentina in Italia, in una affollatissima sala Buttinelli della chiesa della Trasfigurazione a Monteverde, il Civico Giusto riguardante i sacerdoti della parrocchia che in tempi diversi si sono distinti per la loro umanità e solidarietà.
Durante la guerra la parrocchia salvò più di cento ebrei e alla fine degli anni ‘70 accolse le madres argentine in fuga dalla dittatura.
La serata e il documentario infatti, sono stati dedicati a Lita Boitano madre argentina protagonista centrale della storia e recentemente scomparsa.
Presidente dell’Associazione Familiares de Desaparecidos y Detenidos por Razones Políticas, Lita era fra le più note madri di origine italiana impegnate nella ricerca dei figli scomparsi, insieme a Estela Carlotto e a Vera Jarach.
“Un Civico Giusto al quale teniamo particolarmente. Con il nostro progetto vogliamo insegnare ai ragazzi che si può mantenere la propria umanità anche nei momenti più drammatici. Grazie a Don Buttinelli e a molti altri la razzia del 16 ottobre non ha avuto conseguenze ancora più gravi. Il filo rosso che unisce le due storie è quello dell’accoglienza. La vicenda delle madres, che ha visto protagonista il parroco Don Lauro Viscardo, ancora troppo poco conosciuta, ha contribuito, infatti, in maniera importante alla fine della dittatura in Argentina. Grazie al supporto della comunità parrocchiale queste donne coraggiose hanno potuto incontrare il papa e convincerlo a denunciare al mondo quello che stava succedendo” dichiarano Paolo Masini, ideatore e coordinatore del progetto e Maria Grazia Lancellotti, coordinatrice della ricerca storica e della rete di scuole “Memorie. Una città mille storie”.
Elio Tomassetti e Gioia Farnocchia, Presidente e Assessore alla cultura del Municipio Roma XII che ha sostenuto il progetto affermano: “Siamo felici e orgogliosi che oggi venga riconosciuto nel nostro territorio un altro luogo della memoria, inteso come racconto di storie eroiche e positive di chi decise di stare dalla parte giusta della storia. Il municipio prosegue il suo impegno, nel rendere il percorso della memoria vivo, moderno e dinamico con le nostre scuole”
Paolo Vicentini, testimone dell’epoca ricorda: “la mia famiglia, in particolare mio padre, ebbe un forte legame con Monsignor Montini. Grazie alla sua segnalazione e a quella di Don Buttinelli, ospitammo famiglie ebrei nelle nostre case. Lo stesso Montini spesso si occupava, personalmente, del sostentamento di queste famiglie nascoste sia a casa nostra che nella parrocchia della Trasfigurazione”.
“Eravamo sei preti, tutti con le stesse idee che andavamo dal cardinale una volta l’anno a presentare le nostre proposte di rinnovamento, e piano piano questa piccola comunità si allargava. Il nostro programma era quello di essere una parrocchia aperta, una specie di Roma città aperta parrocchiale. Cosa siamo stati? Noi fummo il sassolino che inceppò il sistema” ha commentato don Viscardo Lauro.
Per Don Marco, Valenti, neo parroco della Trasfigurazione, “questa storia dimostra la tendenza della comunità della Trasfigurazione ad accogliere, sottolineando il coraggio delle persone che si sono impegnate per salvare e proteggere gli altri”. La sceneggiatura e i testi sono di Maria Grazia Lancellotti, la ricerca storica è stata affidata a Tiziano Gianandrea, mentre la voce narrante è di Andrea Calabretta attore del Teatro Verde. Il montaggio è stato affidato a Mirko Bertarelli.
La sigla finale è del monteverdino Luca Barbarossa
Il Civico Giusto è realizzato in collaborazione con l’Archivio Storico Istituto Luce, l’Archivio di Stato di Roma, l’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi, il Circolo Gianni Bosio, l’Archivio Capitolino, Dipartimento Studi Umanistici di Roma Tre, Archivio Centrale dello stato, Archivio Riccardi, Mano Artigiana di Dante Mortet per la realizzazione della mattonella artistica.