22 Dicembre, 2024
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Goffredo Bettini (Partito democratico) a “Giù la maschera”

“La sinistra a un certo punto ha perso la sua bussola. Ha perso i suoi riferimenti quando è crollato il comunismo reale. Però dopo quel crollo la sinistra non è riuscita a inventare una visione critica della società. E’ stata paralizzata idealmente e politicamente dalla vittoria del pensiero unico”. Lo ha affermato il dirigente del Partito Democratico e storico esponente della sinistra, Goffredo Bettini, nel corso della trasmissione radiofonica “Giù la maschera” (Radio 1 Rai), condotta da Marcello Foa e dedicata al tema “Quando la sinistra diventa di destra”.

“Abbiamo lottato per andare al Governo, abbiamo salvato anche l’Italia, ma solo dal punto di vista del Governo”, ha detto Goffredo Bettini, “Si è determinata così una frattura politica e umana, persino di linguaggio con il popolo. Cosa è la sinistra oggi? E’ abbastanza complessa. Oggi la sinistra è una classe dirigente che governa meglio degli altri, ma questo non basta. La sinistra è anche un oltre, uno slancio di speranza, ed è stata sempre un sogno e una scintilla che si è dispersa, ma che io reputo sia stata il motore della rivoluzione sovietica, che diceva che si potevano cambiare i rapporti di forza tra chi sta sotto e chi sta sopra”.

Per Bettini sinistra è anche concetto di libertà che “significa rendere possibile ognuno di vivere una vita umanamente ricca. Non solo di alzarsi, lavorare ed essere sfruttato. La libertà è qualcosa di molto più profondo, da ricomporre nelle persone”. Goffredo Bettini ha ricordato anche la svolta che portò alla fine del Partito Comunista Italiano. “C’era una direzione di 30 persone, autorevolissima”, ha ricordato Bettini, “Achille Occhetto ci chiamò e ci disse: “dobbiamo fare questa svolta!”. Sia per i nostri ideali di cambiamento, che non possono cadere con il comunismo, e noi dobbiamo saperci rinnovare. E poi dobbiamo farlo sennò Craxi ci fa il culo. Dobbiamo essere disponibili a un ricambio politico”. Abbiamo lavorato molto su questo secondo aspetto. Il ricambio politico lo abbiamo fatto, ma sul primo non abbiamo lavorato”.

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