23 Dicembre, 2024
spot_imgspot_img

Verso l’ottantesimo anniversario della Liberazione

Riceviamo e pubblichiamo – La giornata commemorativa del 25 aprile fu istituita con decreto legislativo dal Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi il 22 aprile 1946, ma tra le tante ricorrenze che scandiscono il calendario delle commemorazioni italiane, essa ha sin dal suo avvio suscitato malumori.

Nel 2025 celebreremo l’ottantesimo Anniversario della Liberazione, avvenimento fondante della nostra Repubblica, in un momento difficile sia per la comunità italiana che per la comunità internazionale.

La situazione italiana attuale è tale che mai come in questo periodo e, mai come con questo governo, la Costituzione è posta sotto attacco. C’è un clima che fa immaginare l’idea di una nuova fase politica del nostro Paese dove non c’è spazio per la Costituzione antifascista.

D’ altra parte, occorre affermare l’importanza di guardare anche sempre al contesto globale, perché in un mondo interconnesso la pace, la libertà, la giustizia devono essere per tutti.

Gli eventi degli ultimi giorni ci hanno confermato che le guerre in corso possono rapidamente allargarsi e diventare sempre meno controllabili negli esiti militari e nelle implicazioni politiche.

A questo aggiungiamo il panorama drammatico di decine di migliaia di immigrati in fuga da guerre e disperazione che ricevono come risposta dalla politica e dalle istituzioni quasi esclusivamente muri, abbandono o deportazione.

Si deve riflettere tutti sull’inquietante e gravissima china che sta prendendo il vivere civile. Non è questa la società che sognavano i partigiani. Non è questo il futuro cui aspiravano, deprivato di coscienza, senso di responsabilità, solidarietà.

In questa situazione, abbiamo voluto fortemente commemorare il 25 aprile perché la Liberazione è una festa a cui non rinunciamo, un momento collettivo di pace e di fratellanza che anche quest’anno ci deve vedere uniti nonostante tutto.

È in questione la tenuta di un argine – fatto di memoria storica e progetto per le nuove generazioni,
di presa di parola, partecipazione democratica, costruzione di comunità – in grado di contenere la
sfiducia, l’indifferenza e addirittura il fastidio germinati in anni di crisi della rappresentanza.
La difesa della Costituzione è innanzitutto la promozione di un’idea di società, divergente da
quella di coloro che hanno operato finora tacitamente per svuotarla e, ora, operano per
manometterla formalmente. Non è la difesa di un passato che non può ritornare, ma un
programma per il futuro da costruire in Italia e in Europa, un programma per costruire una comunità educante a Bracciano.

Questa idea ci vede promotori di un percorso da costruire con tutte e tutti coloro che desiderano essere attivi nella comunità: istituzioni, scuole, associazioni e privati cittadine e cittadini che nell’impegno e nel volontariato quotidiano desiderano cambiare il mondo in cui vivono.

Un primo incontro tra diverse realtà c’è già stato ed ha avviato questo percorso che è aperto a chi vuole confrontarsi e condividere il principio che la Resistenza era fondata su un ideale che era soprattutto collettivo e che voleva riscattare un intero popolo da un ventennio asservito alla dittatura.

In occasione, pertanto, dell’ottantesimo Anniversario della Liberazione, l’ANPI Bracciano, in collaborazione con tutti coloro che vorranno partecipare, intende realizzare dall’autunno 2024 al 25 aprile 2025 una serie di eventi atti a onorare un anniversario di tale simbolica importanza. Chi desideri comunicare la propria adesione al progetto, può inviare una mail all’indirizzo anpi.quintiliani@gmail.com.

Ultimi articoli