22 Novembre, 2024
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Ettore Prandini a “Giù la maschera”

“Il grifosato viene molto usato in alcuni paesi extraeuropei quando la maturazione dei prodotti non ha un processo naturale. In Italia e in Europa questa procedura è vietata. Per questo deve essere applicato un principio di reciprocità delle regole”. Lo ha affermato il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, nel corso della trasmissione radiofonica “Giù la maschera” (Radio 1 Rai), condotta da Marcello Foa e dedicata al tema “Glifosato, agricoltura e pesticidi: è ora di cambiare?”.

“Il fatto di acquistare un prodotto agroalimentare di stagione diventa fondamentale”, ha ricordato il presidente Ettore Prandini, “Vuol dire che ha meno trattamenti di carattere chimico e soprattutto si premia un’agricoltura, la nostra, che viene portata avanti a livello di sostenibilità. Siamo l’agricoltura più sostenibile. Dal 2015 a oggi abbiamo diminuito l’utilizzo di agrofarmaci del 43% nelle nostre imprese. Nessun paese al mondo ha fatto quello che hanno fatto i nostri imprenditori. Per questo uno dei dibattiti che abbiamo aperto a livello europeo è quello sulla reciprocità, elemento di garanzia e tutela per i lavoratori e i consumatori. Nel libero mercato le regole che vengono imposte alle nostre imprese agricole devono essere applicate anche a chi importa in Italia da altri paesi e deve così sottostare agli stessi regolamenti”

Secondo Prandini in diversi paesi extraeuropei “vengono usanti nel mondo pesticidi che sono vietati in Europa da più di 40 anni. Il problema è che quando i prodotti partono da questi paesi non dichiarano l’origine. Una delle battaglie che stiamo facendo è proprio quella di estendere l’obbligo dell’origine su tutte le filiere produttive. Su 10 prodotti che vengono analizzati, tra quelli importati da altri paesi, 3 hanno sempre tracce di pericolosità e presenza di pesticidi vietati nel contesto europeo. Sui prodotti italiani, invece, siamo vicini allo 0. Il sistema dei controlli cui sono sottoposti i nostri agricoltori non ha eguali a livello mondiale. E questo è una sicurezza per i consumatori. Dobbiamo spingere sull’agricoltura di precisione, resa possibile dalla tecnologia. E’ necessario stanziare risorse per l’innovazione in agricoltura. L’Italia è il paese con il maggior numero di imprese biologiche nel contesto europeo. Andrebbe riscoperto e insegnato nelle scuole il tema della stagionalità. Se uno acquista un prodotto nella stagione nel quale matura vuol dire che il prodotto è sottoposto a trattamenti minori”.

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