A proposito del XVI forum internazionale ecologico. Presente anche L’agone
Per tre giorni giornalisti ed esperti di tutto il mondo si sono confrontati sui temi della sostenibilità ambientale. Dal 10 al 12 ottobre, tra Roma e Frascati, si è tenuto il XVI Forum internazionale per l’informazione sulla salvaguardia della natura; “Building future together”, il meeting organizzato da Green Accord onlus, il network ecologista di ispirazione cattolica il cui presidente, Alfonso Cauteruccio, si è ritenuto estremamente soddisfatto per la riuscita dell’evento.
Un programma nutrito, declinato in vari ambiti, ha proposto ai numerosi intervenuti un confronto con relatori d’eccellenza con competenze diversificate; giornalisti provenienti da tutto il mondo in rappresentanza di Bolivia, Brasile, Marocco, Egitto, Costa Rica, India, Cina, Macedonia, Bulgaria, Romania, Usa, Uruguay, Camerun e Montevideo, decine di testate italiane.
Con orgoglio L’agone tra media partner eccellenti come Rai sport, Rainews 24, Tgr Lazio, Radio vaticana, Avvenire, Famiglia cristiana, Vatican news, TV 2000, è stato presente con la sua connotata impronta di attenzione alla tematica della sostenibilità ambientale che porta avanti sul nostro territorio; presente anche il suo presidente, Giovanni Furgiuele, che ha proposto alcuni spunti di riflessione all’attenzione del consesso.
Al termine della tre giorni di convegni, abbiamo avvicinato il presidente Cauteruccio, stanco ma visibilmente entusiasta.
«Quando qualcosa per cui si è lavorato tanto è evidentemente riuscito e ha soddisfatto le aspettative prefissate, raccogliere la soddisfazione per la riuscita credo che sia importante. Da cosa traggo i profili fondamentali della gratificazione? Innanzitutto, quando i giornalisti ti dicono che sono stati bene, nel senso che hanno gradito il prodotto, che non è solo le relazioni, i dibattiti, ma anche lo stare insieme, il muoversi insieme, l’essersi confrontati, aver passato anche momenti divertenti insieme. E’ un tutt’uno che aiuta a capire come si diventa comunità. Questo aiuta moltissimo a capire anche il senso del progetto che abbiamo voluto quest’anno, “insieme si può». «Costruire insieme il futuro – ha poi aggiunto – è un proposito tanto ambizioso quanto complesso». Poi, alla domanda se il materiale raccolto, le professionalità chiamate, le progettualità esaminate soddisfano la riconosciuta urgenza dell’azione necessaria? Ha così risposto: «Innanzitutto bisogna dire che non c’è altra strada. Al momento in cui siamo, in cui l’umanità è oggi, o imbocca questa strada della cooperazione, e quindi delle sinergie che devono nascere tra i vari ambiti delle attività umane e tra i singoli cittadini, oppure non se ne uscirà mai. Purtroppo questa è diventata una “conditio sine qua non”, se non ci sarà questo, sarà difficile che l’umanità potrà trovare soluzioni utili a far sì che non ci sia un’estinzione di massa. Il pianeta si salverà da solo perché è resiliente, l’umanità invece rischia moltissimo». E ancora: «L’ecologia è la scienza delle relazioni. La sintesi dei tre giorni è che sono necessarie le relazioni per far competenze, innescando così processi di cambiamento seri, credibili e coerenti; giornalisti delle più svariate parti del mondo hanno convenuto che un cambiamento è necessario e può passare solo attraverso lo studio comparato, il confronto, la ricerca e lo scambio di idee». «Altro aspetto che trova tutti d’accordo – ha concluso Cauteruccio – è l’indispensabilità della formazione affinché l’innovazione vinca le resistenze dei più scettici o meno interessati. Insomma, un confronto che ha gridato l’urgenza dell’azione, tanto che Green Accord sta già organizzando il diciannovesimo forum dell’informazione cattolica per la custodia del Creato, stiamo pensando di farlo verso fine anno e studiando sia il luogo che il tema». L’agone non mancherà.
Gianluca Di Pietrantonio