A Trevignano Romano, vicino al palazzo comunale, si trova un luogo dedito all’incontro tra persone, allo scambio d’idee e alla promozione artistica del territorio, che per un po’ di tempo è stato in uno stato di fermo. Per chi non sapesse quale sia questo posto è presto detto; è la galleria d’arte “Antonella Rizzo”, che in questi giorni ha festeggiato l’ingresso nel ruolo di gestore Andrea De Ieso. Noi de “L’agone” gli abbiamo fatto delle domande a riguardo.
Come ti senti ad essere il gestore della galleria?
<<Mi sento a casa. Diciamo che questo “incarico” e questa opportunità che i Signori Liquori e Franceschini mi hanno dato, già si sentiva nell’aria. Sono circa 3 anni che fornisco il mio supporto, sia come direttore artistico, sia come tecnico come “problem solver” per qualsiasi richiesta al fine di portare avanti le mostre e venire incontro alle richieste di chi espone. Adesso, anche se la loro presenza rimane. Io sarò maggiormente presente.>>
Che cos’è il progetto “Grimface” in serbo per la galleria?
<<Il progetto “Grimface: una smorfia per raccontare la tua storia” è un’idea con la quale voglio esplorare l’universo delle espressioni umane, catturando le sfumature di emozioni che si nascondono dietro ogni sorriso, ogni ghigno e ogni sguardo.Tutto questo perché credo fortemente che le smorfie, spesso trascurate o considerate insignificanti, siano finestre aperte sulle anime delle persone. Attraverso queste immagini, vi invito a immergervi nelle storie che si celano dietro le pieghe del viso umano.Ogni volto racconta una storia. Il mio progetto si basa sul chiedere ai soggetti di raccontarsi. Questo racconto si basa su due fattori: una o più smorfie e la storia che fa da miccia alla smorfia ritratta. Per quanto riguarda la partecipazione, l’ingresso è aperto a tutti: persone di diverse età, culture e background. Dai mercati affollati alle strade dedicate alle passeggiate, ho cercato di catturare l’essenza di chi si nasconde dietro le smorfie quotidiane.>>
Quanto serve oggi un luogo di incontro e scambio come la galleria?
<<Serve veramente tanto. Non hai idea di quante menti passano per la galleria. Sia vicine che lontane dal proprio modo di pensare. E’ un modo per confrontarsi, perché ognuno di noi ha le proprie esperienze, i propri trascorsi, i propri gusti, le proprie idee.
Possono nascere amicizie, nuovi collegamenti per progetti futuri. Diciamo che si ritorna al reale e non più al virtuale come oramai sta capitando con i social.
Con l’inaugurazione ho voluto promuovere la possibilità di indicare dei possibili corsi che la galleria potrebbe gestire in futuro. E’ stata un’idea che ha portato ad alcuni validi spunti.
Vedremo in futuro cosa succederà.
Se fra i lettori ci fosse qualche artista curioso, che vorrebbe esporre le proprie opere, ci potete contattare alla pagina facebook https://www.facebook.com/galleria.antonellarizzo>>
Claudio Colantuono
Redattore l’agone