Oggi a Palazzo Valentini la presentazione del Dossier “Chiusi in Gabbia, Viaggio nell’inferno di Ponte Galeria”, a cura di CILD, Coalizione italiana Libertà e diritti Civili, cui è seguita la Tavola Rotonda, alla presenza del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, dell’On. Rachele Scarpa, componente della II commissione parlamentare Giustizia e del Comitato di controllo e vigilanza in materia di immigrazione, con Tiziana Biolghini, Consigliera di Città metropolitana di Roma Capitale.
“ Roma Capitale e Città metropolitana di Roma sostengono fortemente l’azione popolare promossa dal mondo accademico sulla chiusura del CPR di Roma Ponte Galeria”, dichiara la Consigliera Biolghini, delegata dal Sindaco Roberto Gualtieri a Pari opportunità e Politica sociale, Cultura e Partecipazione.
“Siamo impegnati a tessere, a livello locale, una forte connessione tra mondo dell’associazionismo e istituzioni, sul cui territorio insistono strutture di detenzione amministrativa quali sono i CPR, al fine di fare luce sulle condizioni di assoluta disumanità in cui versano i migranti detenuti, ancor meno tutelati che nelle carceri, portando all’attenzione della politica nazionale il tema dell’effettiva gestione del sistema di accoglienza. Disturbi psichici, carenza di personale, mancanza di adeguata assistenza sanitaria, costrizioni e suicidi: è questa la realtà dei CPR, come Ponte Galeria, di cui si parla sono in occasione di tragedie, come è stata la morte del giovane 22enne Ousman Sylla lo scorso febbraio. Per il resto, sull’opinione pubblica continua a fare leva una visione distorta circa le politiche di accoglienza dell’intero paese negli ultimi 25 anni. Attraverso il Dossier di CILD e l’importante iniziativa di oggi, a sostegno dell’azione popolare promossa dal mondo accademico sulla chiusura del CPR di Roma Ponte Galeria, vogliamo accendere un faro su uno dei nodi centrali in cui si struttura il sistema di accoglienza, per invertire la rotta e rimettere al centro la necessità di rendere esigibili, da tutti, i diritti umani e civili che devono essere garantiti a ogni persona che arriva nel nostro paese”, conclude Biolghini.