Con la preghiera e la successiva benedizione da parte del Parroco Don Piero, è iniziata la commemorazione in onore ai caduti. Il sindaco Claudia Maciucchi, dopo aver porto i saluti dell’Amministrazione Comunale, si è rivolta alla cittadinanza presente ed alle autorità tra cui il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Trevignano, il Comandante della Polizia Locale, i rappresentanti delle Associazioni di Artiglieria – Marina – Aeronautica – Unuci; ha onorato tutti i caduti, militari e civili che, nelle missioni internazionali di pace, hanno pagato con la vita il nome dell’Italia nel mondo.
Ha parlato con passione e trasporto, orgogliosa di come la bellissima cittadina di Trevignano sia sensibile al ricordo degli italiani vittime dell’attentato a Nassiriya, una strage in cui persero la vita dodici Carabinieri, 5 militari dell’Esercito, due civili. Nella città di Nassiriya, in Iraq, alle 10,40 del 12 novembre 2003, due uomini a bordo di un’autocisterna dopo aver forzato il blocco della base Maestrale, dove erano di stanza i carabinieri italiani, fecero esplodere una bomba. Saltò in aria il deposito munizioni: fu una strage che aprì una ferita che non si è più rimarginata. <<Quando arrivò la notizia della distruzione causata dall’autobomba – ha detto il sindaco Maciucchi – si comprese subito l’entità della tragedia. Poi le bare, avvolte dal tricolore al loro rientro in Italia, vite di giovani militari spezzate insieme al sogno che avevano nel cuore di rappresentare con onore il nostro Paese … la divisa che indossavano e il ruolo che ricoprivano…ci siamo più che mai sentiti uniti nel tricolore riconoscendoci nei valori di pace e di solidarietà umana rappresentati dai nostri soldati>>.
L’insegnamento da trarre non può ridursi a sterile adempimento istituzionale: << occorre far tesoro della sofferenza e delle esperienze che stanno alle nostre spalle per poter salvaguardare quei diritti di cui godiamo>> dice ancora il Sindaco che ha rivolto un saluto deferente a tutte le forze dell’Ordine, alle Associazioni Combattentistiche e d’arma. Molto bello il suo messaggio di gratitudine per tutti coloro che indossano la divisa o rivestono un incarico a tutela della nostra incolumità. Ricorda che la bellezza che ci circonda è stata conquistata da chi ha lottato strenuamente per donarci un Paese dai grandi valori artistici, socialmente avanzato, libero e democratico. Rivolgendosi ai giovani, lei raccomanda di <<non disprezzare lo studio, gli anni spesi sui libri e la fatica elargita nel lavoro , perché queste sono le armi più importanti e decisive della nostra libertà individuale e sociale>>.
La corona d’alloro è stata deposta dinnanzi alla stele, subito dopo la preghiera dei defunti, dal Sindaco, dal Consigliere Regionale Nazzareno Neri, dal presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri, sezione di Bracciano Luogotenente Cav. Giovanni Ciraolo.
Che la corona deposta possa essere <<un segno umile ma concreto del nostro impegno a farci testimoni e portatori di valori universali e irrinunciabili>> ha concluso il Sindaco. Tra i presenti, Bruno Riscaldati, Generale in quiescenza dei Carabinieri, per anni presidente del Club Lions di Bracciano, Anguillara Sabazia, Monti Sabatini, ha espresso, con grande convinzione e calore, l’urgenza e la necessità di coinvolgere sempre più giovani alla riscoperta dei valori della Patria, della pace e della solidarietà.
Anna Maria Onelli
Redattore L’agone