“I giornalisti che lavorano in Rai devono avere gli stessi diritti e doveri. Per questo è necessario risolvere la situazione di tanti colleghi, tra partite Iva e programmisti registi interni, che da anni attendono il contratto giornalistico in Rai”. Così in una nota gli esponenti della componente sindacale di Pluralismo e Libertà, presente in Stampa Romana e Fnsi, in seguito alla manifestazione dei collaboratori e programmisti registi che si è tenuta questa mattina davanti alla sede Rai di Viale Mazzini.
“Dopo la Fase 1 avvenuta nel 2019, che aveva portato alla stabilizzazione di circa 250 colleghi, in tanti – rimasti esclusi allora o nel frattempo diventati giornalisti – attendono la cosiddetta Fase 2. Attualmente, secondo stime non ufficiali, sarebbero oltre 250 i colleghi che vivono questa situazione. Ovviamente andranno analizzate bene le varie situazioni e i requisiti, ma si devono gettare le basi per la definizione di un nuovo accordo. Accogliamo con soddisfazione la sensibilità al tema dell’attuale CDA Rai, auspicando tempi meno lunghi rispetto agli ultimi anni”.