Associazione Ncc Italia ha depositato oggi un ricorso al Tar del Lazio in cui ha richiesto “l’annullamento del decreto interministeriale n. 226-2024 disciplinante le specifiche del Foglio di servizio elettronico per il noleggio con conducente”.
“Ottima notizia! Quel decreto è vergognoso. Il ministro Salvini, pur di fare un regalo alla lobby dei tassisti, ostacola la professione degli Ncc con norme assurde, illogiche e insensate che peggiorano la già pessima legge in materia” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“La regola più scandalosa, che avrà pesanti ricadute sulle tasche utenti, è quella che obbliga a una siesta obbligatoria di 20 minuti tra una corsa e l’altra, se non si parte dalla rimessa. Alla faccia della produttività! Una maggiorazione dei costi che ovviamente finirà per essere traslata sugli utenti finali. Insomma, invece di applicare la sentenza della Consulta n. 56 del 2020, che aveva dichiarato incostituzionale l’obbligo di rientro in rimessa dopo ogni servizio, si fa di tutto per aggirare quanto ha deciso la Corte Costituzionale” conclude Dona.