“Le condizioni denunciate dalla CGIL al Teatro dell’Opera di Roma sono scandalose e inaccettabili. Invitiamo il Comune di Roma e la Regione Lazio, in quanto soci della Fondazione, ad aprire immediatamente un confronto per tutelare i diritti di questi lavoratori. Peraltro, in questa maniera la Regione disattende anche la mozione sul salario minimo, presentata da Azione e approvata all’unanimità dal Consiglio regionale. Lavorare per meno di 5 euro l’ora, con un compenso massimo di 500 euro al mese, è una ferita per la dignità di lavoratrici e lavoratori e per l’intero patrimonio culturale italiano. Non possiamo restare a guardare mentre si calpesta il valore del lavoro e della cultura.” Lo hanno dichiarato il Consigliere regionale del Lazio, Alessio D’Amato, la vicepresidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, Valentina Grippo, e la Consigliera dell’Assemblea Capitolina, Flavia De Gregorio, di Azione.