6 Gennaio, 2025
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La questione strade, tutte le buche portano a Roma… ma anche nel circondario non si scherza

Non è assurdo per nessuno credere che gli antichi romani riuscirono a realizzare opere capaci di resistere alla prova del tempo e di giungere fino ai nostri giorni.

Templi, piazze, acquedotti, città intere… sono tutti esempi di quello che ancora oggi è un modello di organizzazione urbanistica di prim’ordine. Però questi nostri cari antichi furono maestri, soprattutto, nel disegnare e nel costruire strade in grado di sopportare enormi quantità di peso, di perseverare nel loro compito nonostante i secoli e l’usura causata dall’utilizzo e dai cambiamenti meteorologici e, per questo, tuttora percorribili, mentre noi moderni a malapena riusciamo, o vogliamo, realizzarne che durino più di qualche anno.

Nel territorio sabatino sono molte le strade che necessitano di lavori per tornare a essere lisce e non più fotocopie della superficie lunare, perché tra buche e radici pochi sono i tratti davvero sicuri.

Queste problematiche vanno avanti da anni e quindi non è il caso di giocare al gioco delle colpe, anche perché dei piccoli passi in avanti sono stati fatti.

Un esempio di passi compiuti nella direzione giusta è il lavoro svolto sulla Braccianese, che da tempo viveva in uno stato di totale abbandono tra l’asfalto dissestato, le buche giganti e la segnaletica sbiadita,che ora invece è come nuova.

Molte altre sono le vie non sono sicure a causa dello stato in cui imperversano, una tra tante è la strada provinciale 12 b, che dalla “Croce” di Anguillara Sabazia permette di arrivare a Trevignano Romano incrociandosi con via Settevene est.

La 12 b, infatti, da un lato ci regala la grandiosa vista del lago, ma di contro presenta dossi d’asfalto causati dalle radici degli alberi che costeggiano il percorso e buche profonde offerte dall’incuria. E la Settevene est non differisce di molto.

Eccetto la Braccianese tutte le strade citate sono strade secondarie, ma comunque non meno frequentate ed è giusto ricordarsi questo dettaglio perché non bisognerebbe aspettare sempre che arrivi la grande occasione per sistemare e manutenere le vie del nostro territorio soprattutto perché non è raro che accadano incidenti, anche mortali, a causa del dissesto. E’ anche necessario ricordare che il lago di Bracciano è una meta turistica raggiungibile quasi unicamente con l’auto o il bus e, sicuramente, un’attenzione continua alle strade sarebbe capace di facilitare gli spostamenti del turista consumatore giovando all’economia del territorio.

Claudio Colantuono

 

 

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