5 Dicembre, 2024
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Gli studenti dell’Alberghiero di Ladispoli in visita all’oleificio di Canino

Scoprire il mondo dell’olio attraverso l’esperienza sul campo e la conoscenza delle più importanti realtà produttive del territorio: è stato questo l’obiettivo della visita di istruzione all’Oleificio Sociale di Canino, che ha visto protagonisti gli studenti dell’Istituto Alberghiero di Ladispoli accompagnati dai loro docenti Michele Comito, Luciano Cucullo, Renato D’Aloia, Domenico Falzarano, Paolo Pernice e dall’assistente Letizia Tempesta.

Nato nel 1965, l’Oleificio conta oggi oltre 1200 Soci produttori che lavorano su circa 3350 ettari di oliveti con oltre 260.000 piante. Una giornata di formazione che ha consentito agli allievi dell’Alberghiero di ampliare il loro know-how grazie alla collaborazione dei più esperti operatori del settore. “Nel nostro Istituto puntiamo da sempre ad alternare la didattica sul campo all’apprendimento in aula. – ha sottolineato il Prof. Renato D’Aloia, Docente di Accoglienza Turistica dell’Istituto Alberghiero di Ladispoli – Solo confrontandoci con le eccellenze produttive del territorio possiamo infatti preparare al meglio i nostri allievi, avvicinandoli al mondo del lavoro. Ringraziamo dunque tutti gli operatori e i responsabili della struttura per la loro straordinaria accoglienza”.

Le origini dell’olio d’oliva si perdono nella notte dei tempi. Le prime prove di coltivazione risalgono a oltre 6000 anni fa in Medio Oriente. Il Codice di Hammurabi regolava già la produzione e il commercio dell’olio di oliva. Nella tradizione gastronomica greco-romana, faceva parte dell’aurea triade composta da pane-vino-olio: i pilastri dell’alimentazione mediterranea, considerati indicatori di civiltà, in quanto frutto dell’ingegno e delle attività umane. Abbondantemente presente nella mitologia classica, è con il dominio di Roma che si assiste al maggiore sviluppo della coltivazione dell’olivo. Nel 1400 l’Italia era il maggior produttore di olio d’oliva nel mondo, primato mantenuto fino a pochi decenni fa. Straordinario il patrimonio olivicolo del nostro Paese: ad oggi sono state censite circa 540 varietà (1628 a livello mondiale).

 

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