12 Dicembre, 2024
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Ladispoli Attiva punta il dito contro la gestione-comunale

Ladispoli Attiva comunica alla cittadinanza una situazione preoccupante riguardante la gestione dei fondi pubblici concessi per l’organizzazione dei seguenti eventi cittadini: Summer Fest 2022, 2023, 2024, Festa di Fine Estate 2023 e Capodanno in Piazza 2023 e 2024.

Dai nostri accessi agli atti emerge un fatto insolito: il 98,26% dei contributi comunali concessi per le manifestazioni succitate, pari a 1,4 milioni di euro, è stato interamente trasferito dalla Pro Loco di Ladispoli ad un solo fornitore.

In particolare, dall’estate del 2022 fino a quella del 2024, questi fondi sono stati girati sempre alla stessa società (per più di 1 milione di euro in totale). Per il prossimo evento di Capodanno, lo schema rimane lo stesso: il preventivo di spesa protocollato all’ente mostra che il contributo ottenuto dalla Pro Loco verrà girato interamente ad una società, anche se diversa da quella precedente. La sostanza non cambia e – per noi di Ladispoli Attiva – questo metodo di gestione dei fondi pubblici solleva preoccupazioni.

Ricordiamo che, nelle convenzioni stipulate tra la Pro Loco e il Comune di Ladispoli, si stabilisce chiaramente che i fondi vengono erogati perché l’associazione si impegna a organizzare gli eventi. Tuttavia, cosa ha realmente organizzato la Pro Loco, se il 98% dei contributi ricevuti dal 2022 a oggi è stato sistematicamente trasferito ad un unico fornitore? 𝐍𝐨𝐧 𝐬𝐚𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐜𝐨𝐫𝐫𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐚𝐟𝐟𝐢𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐥’𝐢𝐧𝐜𝐚𝐫𝐢𝐜𝐨 𝐚𝐝 𝐮𝐧’𝐢𝐦𝐩𝐫𝐞𝐬𝐚 𝐦𝐞𝐝𝐢𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐠𝐚𝐫𝐚 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚, 𝐞𝐯𝐢𝐭𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐦𝐞𝐝𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐝𝐞𝐧𝐚𝐫𝐨?

Inoltre, come possono cifre così rilevanti, destinate a manifestazioni musicali, essere interamente trasferite senza un resoconto puntuale delle voci di spesa? Le fatture pagate dalla Pro Loco alle società riportano descrizioni generiche come “anticipo spettacoli” o “saldo spettacoli”, senza dettagliare quali beni o servizi siano stati effettivamente acquistati e a quali importi corrispondano. Come si può verificare se in quelle fatture sono incluse voci di spesa non ammissibili?

E ancora, nelle varie rendicontazioni si fa sempre riferimento a preventivi di spesa protocollati in cui compaiono alcune voci di spesa (service, cachet cantanti, ecc.), ma senza indicarne i relativi importi: viene riportato solo il totale. In queste condizioni, come si può valutare se le singole voci di spesa sono congrue?

Insomma, questa amministrazione ha speso 1,4 milioni di euro di fondi pubblici, senza ricevere in cambio una rendicontazione dettagliata e analitica: è questa la gestione dei soldi dei cittadini di Ladispoli?

Per questo motivo, presenteremo un’interrogazione all’amministrazione comunale – che allargheremo alle altre forze di opposizione – affinché possa fornire risposte a queste nostre domande.

Questa situazione è sintomo di una gestione che necessita di essere rivista profondamente, per garantire trasparenza e il corretto utilizzo dei fondi pubblici. Non siamo contrari agli eventi musicali di questo tipo, ma non con queste modalità negli affidamenti. Ladispoli Attiva continuerà a vigilare affinché i soldi dei cittadini siano spesi nell’interesse della comunità, con chiarezza e rispetto delle normative.

 

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