Il Tar del Lazio ha sospeso parzialmente il decreto interministeriale Salvini-Piantedosi sugli Ncc (il 226 del 16 ottobre), nella parte in cui stabiliva che gli autisti devono attendere 20 minuti fra una corsa e l’altra.
“Vittoria della giustizia e dei consumatori che avrebbero pagato quella siesta obbligatoria, atteso che gli Ncc avrebbero avuto minori ricavi a parità di ore lavorate e, quindi, avrebbero finito inevitabilmente per traslare questa tassa Salvini sui clienti” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Ora speriamo di non assistere al solito attacco contro i giudici cattivi, atteso che il ministro pretendeva con un atto amministrativo di modificare la ratio di una legge e aggirare la sentenza della Consulta. Auspichiamo, anzi, che i giudici sollevino la questione di illegittimità costituzionale di quel decreto, atteso che con un decreto si volevano limitare alcune libertà espressamente garantite dalla Costituzione, come la libertà di iniziativa economica (art. 41)” conclude Dona.