Il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, Papa Francesco aprirà la Porta Santa nell’istituto penitenziario di Rebibbia Nuovo Complesso, segnando un momento storico nella storia dei giubilei ordinari. Questa, infatti, sarà la prima volta in cui, oltre alle Porte Sante che, come abitualmente accade, verranno aperte nelle quattro basiliche papali romane, se ne aprirà una anche in un penitenziario. L’apertura della Porta Santa a Rebibbia seguirà l’inaugurazione ufficiale del Giubileo, prevista per il 24 dicembre in Piazza San Pietro. Il gesto straordinario è stato voluto fortemente dal Santo Padre, che ha sottolineato l’importanza della cura dei detenuti e del loro reinserimento sociale anche nella Bolla d’indizione del Giubileo 2025, Spes non Confundit.
“Nell’Anno giubilare saremo chiamati ad essere segni tangibili di speranza per tanti fratelli e sorelle che vivono in condizioni di disagio. Penso ai detenuti che, privi della libertà, sperimentano ogni giorno, oltre alla durezza della reclusione, il vuoto affettivo, le restrizioni imposte e, in non pochi casi, la mancanza di rispetto. Propongo ai governi che nell’anno del Giubileo si assumano iniziative che restituiscano speranza, forme di amnistia o di condono della pena volte ad aiutare le persone a recuperare fiducia in sé stesse e nella società, percorsi di reinserimento nella comunità a cui corrisponda un concreto impegno nell’osservanza delle leggi”, aveva scritto Papa Francesco.
“Per offrire ai detenuti un segno concreto di vicinanza, io stesso desidero aprire una Porta Santa in un carcere, perché sia per loro un simbolo che invita a guardare all’avvenire con speranza e con rinnovato impegno di vita”, aveva aggiunto.
Jorge Mario Bergoglio già nel 2015 aveva visitato Rebibbia Nuovo Complesso, per lavare i piedi a dodici detenuti di diversa nazionalità. Poi era tornato il 28 marzo di quest’anno andando a celebrare la messa in Coena Domini nella Casa Circondariale femminile di Rebibbia, lavando i piedi a dodici donne. Come si apprende dal sito vaticannews.va, il Papa ha visitato 15 penitenziari in questi anni di pontificato: la maggior parte in Italia, alcuni anche durante viaggi all’estero come quello di Palmasola in Bolivia, nove anni fa.