Ma qual è la vera origine di questa paura? La nomofobia è più di un semplice disagio tecnologico: è il riflesso di quanto la nostra identità sia ormai legata al digitale. La prima domanda da farsi è: “quanto è digitale la tua identità?” E, ancora: “perché usi così tanto internet?”
Molte persone utilizzano la tecnologia per scopi produttivi, ma altre la usano solo come passatempo, senza rendersi conto del prezzo che pagano. Essere sempre connessi ha un costo, e i principali sono: insonnia, riduzione della qualità delle relazioni, distrazione costante e diminuzione della produttività.
La vera domanda, però, è un’altra: “stai usando la tecnologia come strumento o sei diventato l’oggetto della tecnologia?” Se ti ritrovi più spesso a controllare il telefono per abitudine che per necessità, è il momento di fare un check sull’uso consapevole di internet.
Prova questo esercizio pratico
Ciò che conta davvero non è il tuo tempo passato online, ma le tue realizzazioni, i tuoi affetti e la qualità della tua vita. Riflettere sul proprio rapporto con la tecnologia è il primo passo per trasformare lo smartphone da padrone invisibile a semplice strumento.
La prossima volta che senti il bisogno di controllare il telefono, chiediti: è davvero necessario? La risposta potrebbe sorprenderti e regalarti momenti di vera connessione con te stesso e con gli altri.