22 Gennaio, 2025
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Nomofobia, la paura di restare offline

Ti senti perso senza il tuo smartphone? L’idea di rimanere senza connessione ti mette ansia? Benvenuto nel mondo della nomofobia, la paura di restare senza internet o cellulare, un fenomeno sempre più diffuso in un’era dominata dalla tecnologia. Secondo un sondaggio in Inghilterra, il 53% degli utenti si sente ansioso quando la connessione internet viene a mancare.

Ma qual è la vera origine di questa paura? La nomofobia è più di un semplice disagio tecnologico: è il riflesso di quanto la nostra identità sia ormai legata al digitale. La prima domanda da farsi è: “quanto è digitale la tua identità?” E, ancora: “perché usi così tanto internet?”

Molte persone utilizzano la tecnologia per scopi produttivi, ma altre la usano solo come passatempo, senza rendersi conto del prezzo che pagano. Essere sempre connessi ha un costo, e i principali sono: insonnia, riduzione della qualità delle relazioni, distrazione costante e diminuzione della produttività.

La vera domanda, però, è un’altra: “stai usando la tecnologia come strumento o sei diventato l’oggetto della tecnologia?” Se ti ritrovi più spesso a controllare il telefono per abitudine che per necessità, è il momento di fare un check sull’uso consapevole di internet.
Prova questo esercizio pratico

Prenditi una giornata per osservare come usi il tuo smartphone. Annota quante volte lo controlli, per quanto tempo e con quale scopo. Questo ti aiuterà a capire se sei padrone della tua connessione o preda di essa.

Ciò che conta davvero non è il tuo tempo passato online, ma le tue realizzazioni, i tuoi affetti e la qualità della tua vita. Riflettere sul proprio rapporto con la tecnologia è il primo passo per trasformare lo smartphone da padrone invisibile a semplice strumento.

La prossima volta che senti il bisogno di controllare il telefono, chiediti: è davvero necessario? La risposta potrebbe sorprenderti e regalarti momenti di vera connessione con te stesso e con gli altri.

Stefano Albano 
Psicologo, psicoterapeuta, mental trainer degli atleti olimpici 

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