9 Gennaio, 2025
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Mancanza di acqua agli edifici della ex stazione di Palo Laziale

Riceviamo e pubblichiamo – Gli stabili appartenenti al complesso della ex stazione di Palo sono sempre stati serviti da un acquedotto di proprietà e gestito direttamente da Rete Ferroviaria Italiana (RFI). Nel tempo gli appartamenti, anch’essi di proprietà di RFI sono stati venduti, in grossa parte agli affittuari, e la stessa RFI ha comunicato agli inquilini che avrebbe definitivamente sospeso la fornitura idrica proveniente dalle sorgenti del Ferraccio. Va detto che analogo provvedimento è stato preso da RFI, con gli stessi tempi, nei confronti di tutte altre sue utenze presenti nei comuni della nostra zona. RFI ha poi invitato i condomini a provvedere ad un nuovo allaccio per diversi motivi, tra questi l’obbligo per gli utenti di ottenere la fornitura dal gestore unico del servizio idrico del nostro ambito territoriale (Acea), per la vetustà delle condutture che le cui rotture nei mesi passati hanno causato l’interruzione del flusso idrico, per l’insalubrità dell’acqua distribuita e per il credito accumulato nei confronti dei condomini. Nei quasi 10 mesi trascorsi dal febbraio 2024 l’Amministrazione, attraverso il consigliere delegato al servizio idrico Filippo Moretti, ha cercato in tutti modi di agevolare il passaggio al nuovo gestore, sensibilizzando al contempo RFI a non interrompere il servizio fino al completamento della procedura. Purtroppo, al momento, le Amministrazioni condominiali non sono state ancora in grado di attivare la richiesta di nuova utenza nei confronti di Acea. Questi i semplici fatti, che alcuni consiglieri di opposizione fanno finta di non conoscere pur avendo un contatto familiare con diversi condomini di questi stabili, arrivando a chiedere al Sindaco di ripristinare la fornitura d’acqua. Gli stessi dovrebbero sapere che non è competenza del Sindaco provvedere alla fornitura dell’acqua e che il Comune di Ladispoli non gestisce più l’acquedotto comunale da oltre due anni.

Ma, come si diceva, in questo anno l’Amministrazione non è stata con le mani mano perché l’assenza di acqua, indipendentemente dalle sue cause, è da considerarsi un problema igienico-sanitario e quindi si è provveduto ad inviare ai condomini alcune cisterne acqua potabile nei momenti più critici e ad assicurarsi che RFI avrebbe fatto lo stesso.

In attesa che si attivino le nuove utenze con Acea, l’Amministrazione continuerà a lavorare per arrivare in tempi brevi alla soluzione di questo grave problema. Quanto all’assistenza fornita fino ad ora ne sono i testimoni gli abitanti degli stabili, si potranno così evitare basse speculazioni politiche su questa vicenda.

Filippo Moretti

Consigliere delegato al servizio idrico

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