Riceviamo e pubblichiamo – La segreteria del Nuovo Sindacato Carabinieri Emilia Romagna apprende con preoccupazione gli eventi di violenza che hanno scosso Bologna nelle ultime ore, culminando in attacchi alle forze dell’ordine e a beni pubblici e privati nel centro storico. La violenza scatenata dai collettivi in seguito alla morte di Ramy Elgaml, giovane deceduto in un incidente durante un inseguimento con i carabinieri, ha evidenziato un pericoloso clima di sfiducia nelle istituzioni e un’aggressione diretta ai principi dello Stato di diritto. Cassonetti incendiati, pietre lanciate, attacchi alla Sinagoga di Bologna: una notte di devastazione che ha visto dieci agenti delle forze dell’ordine feriti e due attivisti arrestati.
Il Segretario Generale del Nuovo Sindacato Carabinieri Emilia Romagna, Giovanni Morgese, invita tutte le forze politiche e le istituzioni a condannare fermamente questi atti di violenza, che non solo minano la sicurezza e l’ordine pubblico, ma offrono un pericoloso segnale di disgregazione civile. In particolare, va ribadito il dovere di difendere i lavoratori del comparto sicurezza, che ogni giorno si espongono a rischi per garantire la protezione di tutti i cittadini. È inaccettabile che chi svolge questo compito sia bersaglio di attacchi fisici e verbali, alimentando una cultura di odio che non ha alcuna giustificazione.
L’inaccettabilità di questi atti deve essere dichiarata in modo unanime e deciso. Le Autorità, le Istituzioni e la cittadinanza tutta devono fare fronte comune contro ogni forma di violenza selvaggia pretestuosa e indiscriminata, riaffermando il rispetto per la legalità e la protezione, la dignità e la riconoscenza di chi lavora per la sicurezza di tutti, finanche di chi manifesta o di coloro che della legge fanno il nemico. Non possiamo permettere che l’insicurezza e il degrado civico e valoriale prevalgano, mettendo a rischio sia l’integrità delle nostre forze dell’ordine ma soprattutto il quieto vivere sociale e la tutela del patrimonio conclude il vicario Andrea Di Virgilio.